Zanzare killer, due casi in Italia, ​come difendersi dalla «febbre del Nilo»

Zanzare killer, due casi in Italia, ​come difendersi dalla «febbre del Nilo»
Giovedì 27 Agosto 2015, 12:55 - Ultimo agg. 29 Agosto, 16:20
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Dopo i due casi di virus del Nilo occidentale nella provincia di Lodi si conferma l'importanza primaria di un'opera di prevenzione accurata.



«È importante non sottovalutare la presenza delle zanzare - afferma Dino Gramellini, direttore tecnico di Anticimex Italia, azienda specializzata in igiene ambientale - Questa volta a colpire sono state le zanzare comuni, le Culex pipiens, e non bisogna sorprendersi che sia questa sia altre specie siano vettori di malattie infettive come malaria, dengue ed altre forme nocive per la salute di uomini e animali. Per questo non andrebbe mai trascurata o minimizzata la loro portata».



«È necessario proteggersi dalle zanzare per evitare di contrarre la il virus del Nilo o altre malattie - dice Gramellini - e a volte piccole accortezze quotidiane come cambiare l'acqua frequentemente agli abbeveratoi per gli animali domestici, svuotare i sottovasi delle piante ed i ristagni di acqua, in genere, possono essere d'aiuto. Rimane il fatto che l'unica soluzione per liberarci seriamente dall'invasione di zanzare è quella di pianificare interventi mirati e continuativi almeno da marzo a tutto ottobre». In particolare, si raccomanda di pulire accuratamente i tombini e le zone di scolo e ristagno, trattarli regolarmente e quando possibile coprirli con una zanzariera; eliminare i sottovasi e -dove non è possibile- evitare il ristagno d'acqua al loro interno. (



Evitare la formazione di qualsiasi raccolta di acqua stagnante; tenere pulite fontane e vasche ornamentali, eventualmente introducendo pesci rossi che sono predatori delle larve di zanzara (in particolare, di Zanzara tigre).
Svuotare settimanalmente nel suolo e tenere puliti gli abbeveratoi e le ciotole per l'acqua degli animali domestici; coprire le cisterne e tutti i contenitori dove si raccoglie l'acqua piovana con coperchi ermetici, teli o zanzariere ben tese; controllare periodicamente le grondaie mantenendole pulite e non ostruite. E ancora: evitare di accumulare copertoni e altri contenitori che possono raccogliere anche piccole quantità d'acqua stagnante; non lasciare gli annaffiatoi e i secchi con l'apertura rivolta verso l'alto; non lasciare le piscine gonfiabili e altri giochi pieni d'acqua per più giorni; non lasciare che l'acqua ristagni sui teli utilizzati per coprire cumuli di materiali e legna; non svuotare nei tombini gli abbeveratoi, i sottovasi e qualsiasi altro contenitore d'acqua.