«Yara non è stata uccisa nel campo di Chignolo, il suo corpo è rimasto al chiuso per mesi»

Yara Gambirasio
Yara Gambirasio
Venerdì 9 Ottobre 2015, 14:16 - Ultimo agg. 14:19
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BERGAMO - Nuova udienza del processo a Massimo Bossetti per l'omicidio di Yara Gambirasio. Il consulente di parte della difesa, Dalila Ranalletta, ha sottolineato nell'udienza di oggi che nelle ferite di Yara sono stati scoperti diversi fili di diverso colore, come se la tredicenne possa essere stata avvolta da coperte e plaid.





Il corpo della ginnasta sarebbe stato inoltre rinvenuto parzialmente mummificato, come se fosse stato per lungo tempo in un ambiente confinato e chiuso. Parole sempre tese a supportare la convinzione della difesa che Yara non sia stata uccisa a Chignolo.



La consulente della difesa è intervenuta anche sull'arma usata per seviziare Yara, arma che non è mai stata ritrovata. Secondo la Ranalletta, non è possibile individuare con precisione di quale tipo fosse: si tratterebbe, comunque, a suo avviso di un'arma importante e non di un coltellino Opimel come quello che Massimo Bossetti aveva e che è poi scomparso, come sostiene invece l'accusa.



Anche oggi, proprio come mercoledì scorso, dalle 10.45 in avanti l'udienza al processo per la morte di Yara Gambirasio è proseguita a porte chiuse perché, al termine della deposizione della consulente della difesa Dalila Ranelletta, sono state mostrate in aula immagini forti del corpo senza vita di Yara. Dopo una pausa al termine della sua deposizione, la consulente della difesa di Bossetti sarà ascoltata dal pm Letizia Ruggeri, titolare del caso. È presente in aula anche il medico legale Cristina Cattaneo, consulente dell'accusa e autore dell'autopsia sul corpo di Yara.