Gianfilippo, Samuel, Edoardo e Ludovica sono vivi. Sono loro i piccoli protagonisti del miracolo dell'hotel Rigopiano che ieri hanno scritto una commovente pagina di sacrificio e di speranza. Gli uomini delle squadre di soccorso li hanno tirati fuori uno dopo l'altro nel corso della giornata. Gianfilippo è stato il primo, gli altri sono arrivati all'ospedale di Pescara solo in serata e a bordo della stessa ambulanza. Ad ogni salvataggio un applauso e un incoraggiamento ad insistere, a dare di più, una iniezione di fiducia per chi è rimasto per tutta la giornata di ieri e per tutta la notte a scavare sotto le macerie fatte di neve e detriti.
Gianfilippo Parete, 7 anni, è stato tratto in salvo ieri mattina insieme con la mamma Adriana. «Adesso tirate fuori anche mia figlia che è nella stanza a fianco» ha detto la donna ai soccorritori. Papà Giampiero non ha dubbi: «È un miracolo». La famiglia Parete era salita all'hotel Rigopiano per festeggiare i compleanni di mamma Adriana e della figlioletta Ludovica. Il dramma della valanga devastante che ha distrutto il resort li ha trascinati in un incubo dal quale sono usciti vivi tutti insieme solo ieri: «Adesso faremo una bella festa, ma niente vacanze: per un po' abbiamo voglia di restarcene a casa» ha detto papà Giampiero.
Lo stesso miracolo che nel corso delle ore hanno sperato si ripetesse Riccardo e Piegiovanni, i fratelli di Edoardo Di Carlo, bimbo di dieci anni che aveva convinto i genitori Sebastiano e Nadia a regalargli una giornata su quella neve che lui ama tanto. E miracolo è stato ancora una volta: quando ha visto in tivù quel ragazzino estratto vivo dal buco che porta all'inferno, zia Simona ha avuto un sussulto: «È Edoardo, è vivo» ha esclamato. In un attimo è giunta di corsa all'ospedale di Pescara, gioiosa e sorridente, «lo voglio solo vedere, lasciatemelo vedere» ha detto.
Ma Edoardo non c'era. Era ancora lassù a Farindola, nella zona dell'hotel, dov'è stato sottoposto alle prime cure per superare il grave stato di ipotermia. «Si è salvato grazie all'abbigliamento pesante, adatto per resistere sulla neve» ha detto ancora la zia Simona, nel frattempo raggiunta dalla sorella Laila, dal cognato Riccardo e da altri parenti, tutti in angoscia per i genitori di Edoardo, Nadia e Sebastiano Di Carlo: «Ci hanno detto che sono vivi, che hanno risposto ai soccorritori ma sono ancora là sotto» hanno detto preoccupati. Edoardo invece no, lui da ieri sera è al sicuro in un letto di ospedale a Pescara.
«Mi chiamo Edoardo» ha detto quando ancora era in barella, fornendo indicazioni utili sulla situazione sotto le macerie: «Ero in una stanza con gli altri tre bambini e con noi c'era pure una mamma, gli adulti erano invece da un'altra parte». Erano tutti nella hall, dove hanno pure acceso un fuoco che nella notte li ha riscaldati e che al mattino seguente, ieri, ha segnalato con il fumo la presenza di persone ancora vive sotto le macerie. Una favola lieta anche quella del piccolo Samuel, 8 anni, figlio di Domenico Di Michelangelo, poliziotto al commissariato di Osimo, e di mamma Marina Serraiocco, di Chieti.
Loro sono ancora ufficialmente nella lista dei dispersi ma Samuel ce l'ha fatta, è stato estratto sano e salvo facendo tirare almeno un sospiro di sollievo allo zio Alessandro, anche lui in polizia, che per tuta la giornata ha seguito le operazioni di soccorso dall'ospedale di Pescara ed è stato aggiornato minuto dopo minuto dai colleghi. «Quella di Samuel è una notizia magnifica, ora spero di riabbracciare mio fratello e sua moglie, ho notizie che lasciano ben sperare ma non vorrei illudermi, resto con i piedi per terra» ha detto Alessandro. Ludovica Parete si è ricongiunta per ultima ai genitori e al fratellino Gianfilippo che erano usciti dall'orrore diverse ore prima. Braccia forti e generose l'hanno tirata fuori seguendo le indicazioni lasciate da mamma Adriana. I soccorritori l'hanno avvolta in un abbraccio mentre scattava l'applauso liberatorio. Un'altra vita salvata. Il miracolo dei bambini dell'hotel Rigopiano.
Gli «angeli» sono al sicuro
il miracolo laico di Rigopiano
di Paolo Vercesi
Sabato 21 Gennaio 2017, 09:07
- Ultimo agg. 09:11
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