Trump: subito il muro con il Messico
manderemo via i cattivi

Trump: subito il muro con il Messico manderemo via i cattivi
Venerdì 24 Febbraio 2017, 18:05 - Ultimo agg. 21:05
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 Trump ha tirato nuove cannonate contro contro critici interni e avversari esterni, contro l'Fbi come contro i media. Il primo criticato per “soffiate” che lo danneggiano; il secondo attaccato come simbolo di un'opposizione “disonesta” nei suoi confronti e che non rappresenta i valori del Paese. Nel corso della sua offensiva ha poi rivendicato le promesse di governo già mantenute o che manterrà. «Sto sempicemente rispettando le promesse che ho fatto», ha dichiarato. L’ANALISI Muro contro Muro. Tra Usa e Messico un vertice in salita Scopri di più Promesse che ha elencato davanti al pubblico amico dei conservatori riuniti per l'annuale convengno CPac, una sorta dinorova generale alla vigilia del suo discorso davanti al Congresso a camere riunite il 28 febbraio. Ecco che invoca la lotta agli immigrati clandestini, dove afferma che «stiamo deportando dei bad dudes», la gente cattiva. Ancora: «I nostri cittadini vengono prima di tutti». Nessuna menzione qui del difficile viaggio di due giorni in Messico appena concluso dal Segretario di Stato Rex Tillerson e da quello della Homeland Security John Kelly, costretto a smentire Trump sulla natura “militare” e di massa delle retate anti-immigrati appena ordinate. «Costruiremo il muro col Messico, e lo faremo prima del previsto», ha promesso. Ed ecco l'impegno a cancellare e rimpiazzare Obamacare, la riforma sanitaria che definisce «un disastro». Come un disastro è l'eredità di politica estera e commerciale con la quale ha a che fare. «Quando è l'ultima volta che abbiamo vinto qualcosa? Non preoccupatevi, ora vinceremo e vinceremo alla grande».

 

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