Taranto, morta la donna aggredita al pronto soccorso con un cacciavite. Il gip: «L'aggressore resti in carcere»

Taranto, morta la donna aggredita al Pronto Soccorso con un cacciavite. Il gip: "L'aggressore resti in carcere"
Taranto, morta la donna aggredita al Pronto Soccorso con un cacciavite. Il gip: "L'aggressore resti in carcere"
Sabato 12 Agosto 2017, 11:37 - Ultimo agg. 13 Agosto, 10:43
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TARANTO - È morta la notte scorsa Maria Domenica D'Ursi, la donna di 74 anni aggredita il 9 agosto scorso mentre era in osservazione in una delle salette d'attesa del Pronto soccorso dell'ospedale SS. Annunziata di Taranto. La malcapitata era stata colpita con un oggetto contundente alla testa, probabilmente un cacciavite, da un 42enne con precedenti penali, Giovanni Maggio, che era poi fuggito. L'uomo poche ore dopo è stato identificato e sottoposto a fermo grazie alle riprese del sistema di videosorveglianza e alle dichiarazioni di alcuni testimoni. Il gip ieri ha convalidato il provvedimento restrittivo, disponendo la custodia cautelare in carcere. Dalle indagini è emerso che il tribunale aveva imposto al 42enne di avviare un percorso di cura con il Centro di igiene mentale e con il Sert. 



Maggio era già stato accusato in passato di tentato omicidio e nel 2008 fu denunciato da sua moglie, che aveva subito un'aggressione proprio con un cacciavite.
Maria Domenica Dursi era stata inizialmente dichiarata morta cerebralmente a seguito delle ferite riportate, ma un piccolo segnale vitale rilevato dagli esami strumentali aveva indotto i sanitari a interrompere il periodo di osservazione. La notte scorsa il decesso. Per Maggio la contestazione viene modificata da tentato omicidio in omicidio volontario. (
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