Strage in discoteca, ragazza 15enne esce dal coma: «Mamma non lasciarmi»

Strage in discoteca, ragazza 15enne esce dal coma: «Mamma non lasciarmi»
Strage in discoteca, ragazza 15enne esce dal coma: «Mamma non lasciarmi»
Domenica 9 Dicembre 2018, 19:21 - Ultimo agg. 10 Dicembre, 10:20
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«Ho vissuto un incubo, stavo impazzendo dal dolore, ora impazzisco di felicità». Così Daniela, madre della 15enne di Pergola (Pesaro Urbino) rimasta ferita gravemente nella calca della discoteca Lanterna azzurra di Corinaldo, che oggi si è risvegliata nella Rianimazione degli Ospedali Riuniti di Ancona.

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«Ha riconosciuto me, la madre e la sorella. Mia figlia sta bene» racconta il padre Pierpaolo, carabiniere in servizio a San Lorenzo in Campo che ha ricevuto in questi giorni tanti attestati di vicinanza anche da parte dei più alti gradi dell'Arma regionale e da varie parti d'Italia.

 



«Da due giorni non dormivo», ammette con le lacrime agli occhi. «Non ricorda nulla di quanto è accaduto - aggiunge -. Ha chiesto perché si trova in ospedale». La ragazzina non smette di tenere la mano della mamma a cui chiede di non lasciarla e ha anche parlato con un'amica al telefono.
 
 


Avrà un cellulare nuovo, riferiscono i genitori, visto che il suo l'ha perso la sera in cui è rimasta coinvolta nella calca all'uscita della Lanterna azzurra, in cui sono morte sei persone. Dopo aver sentito le notizie su quello che stava accadendo il padre l'ha chiamata e ha risposto un ragazzo che aveva ritrovato il telefono e che non sapeva nulla di lei: da lì la corsa a Corinaldo dove il carabiniere ha trovato la figlia sdraiata vicino all'ambulanza, quasi irriconoscibile tanto il viso era gonfio per i traumi subiti.

Ora la grande gioia del risveglio, dopo due giorni di disperazione. «Quando si è svegliata ha sgranato gli occhi come se dovesse scappare da qualcosa», ha detto ancora il padre «vuole sempre la mano della mamma». «La bambina è lì, adesso non la stacco più da me - continua la madre Daniela, ringraziando tutti quelli che si sono adoperati per soccorrere e assistere la figlia - mi cerca la mano e vuole che stia con lei.

Si lamenta dei dolori, chiede quando andiamo a casa. Adesso, quando la mettono in cameretta verranno le amiche a trovarla. Con una l'ho già fatta parlare: le amiche piangono tutte di gioia, riceviamo telefonate da tutta Italia, abbiamo avuto tantissime testimonianze d'affetto». Ieri i primi segni di risveglio, oggi la 15enne respira autonomamente. «È fatta», conclude la madre commossa dopo aver temuto il peggio.

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