Commovente anche il ricordo di Pietro Grasso. «Caro Giovanni, il tempo passa, passa eccome. Me ne accorgo guardando questa foto: eravamo a Roma, nei primissimi mesi del '90, lavoravamo assiduamente a una strategia complessiva per combattere la mafia e le sue ramificazioni nella società, nella politica, nell'imprenditoria.Il tempo passa, è vero. 26 lunghissimi anni nei quali ci sei mancato tantissimo come uomo, come amico, come collega». Ha scritto su Facebook l'ex presidente del Senato, Pietro Grasso, attuale leader di Leu. «Molte volte - spiega - ci siamo sentiti persi senza di te. Una cosa però, ha sconfitto i 500kg di tritolo che usarono per uccidere te, Francesca, Vito, Rocco, Antonio: brilla negli occhi delle migliaia di cittadini, soprattutto giovani, che oggi ti ricordano, che hanno appreso da te cosa significhi credere nella legalità, impegnarsi per essa sempre e comunque, anche quando tutto sembra impossibile. Molti non erano neanche nati nel 1992, eppure sono qui. Loro hanno capito, Giovanni. Sono loro gli uomini e le donne sulle quali camminano ogni giorno le tue idee».
«Non possiamo illuderci: la mafia non è sconfitta, è ancora forte.
E una mafia silenziosa che continua a farsi i propri affari. I giovani, però, ci danno speranza, la speranza, come diceva Giovanni, che la mafia avrà una sua fine con l'impegno di tutti». Lo ha detto Maria Falcone, sorella del giudice antimafia ucciso nella strage di Capaci, accogliendo i ragazzi arrivati a bordo della Nave della Legalità.