Madrid. E’ ancora attivo il principale e più pericoloso focolaio dell’incendio che da sabato minaccia il parco naturale di Doñana, in Andalusia, e ha costretto i vigili del fuoco a sgomberare duemila persone. Un’enorme scia di pini bruciati costeggia la strada di collegamento fra i municipi di Mazagon e Matalascañas, nella provincia di Huelva, ai limiti della riserva naturale. L'arteria nazionale è stata oggi riaperta al traffico, dopo essere stata interrotta sabato, lasciando isolate 50mila persone che abitano nella provincia. Dei duemila residenti e turisti evacuati dalle case lambite dalle fiamme, mille hanno potuto oggi fare ritorno nelle abitazioni.
Secondo i primi risultati dell’inchiesta aperta dalla guardia civile e dalla polizia nazionale, ci sarebbe una mano umana dietro il tremendo rogo, che minaccia i 100.000 ettari della riserva naturale di Doñana, la maggiore riserva di biodiversità della penisola iberica. Anche se non è ancora chiaro se si sia trattato di un’azione dolosa o dovuta a negligenza. Dei tre fronti del fuoco, due sono stati circoscritti in mattinata, grazie all’intervento delle squadra di vigili del fuoco e delle autobotti che, col supporto di mezzi aerei, da sabato lavorano nella zona. “L’area che è arsa è un cuscino che protegge la gioia naturale e paesaggistica che è Doñana”, ha spiegato in dichiarazioni ai media l’assessore all’Ambiente della Giunta dell’Andalusia, José Fiscal. “I pompieri sono riusciti a circoscrivere i focolai a est e ad ovest della riserva naturale, mentre quello al nord, che è il più pericoloso, continua attivo. Ma grazie alle migliori condizioni meteorologiche e del vento speriamo di riuscire a controllarlo in giornata”, rileva un portavoce del Dispositivo per la prevenzione e l’estinzione di incendi forestali dell’Andalusia.
Oltre agli ettari di pinete andate in fumo, fra i danni si registra la morte di un esemplare di lince iberica, una specie protetta perché in estinzione, che è stata reintrodotta negli ultimi anni a Doñana. Il delicato equilibrio di biodiversità dell’ecosistema del parco e delle paludi consente il passaggio e la riproduzione di migliaia di specie africane ed europee di uccelli e la riproduzione di specie come l’aquila imperiale iberica e, appunto, la lince iberica.
Spagna: ancora attivo l'incendio che minaccia la riserva naturale Doñana
di Paola Del Vecchio
Lunedì 26 Giugno 2017, 18:53
- Ultimo agg. 18:54
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