Sagre, feste e concerti blindati controlli in B&b e case vacanza

Sagre, feste e concerti blindati controlli in B&b e case vacanza
di Sara Menafra
Sabato 19 Agosto 2017, 09:09
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ROMA Indicazioni di indagine per verificare con maggiore attenzione «spostamenti» sospetti che coinvolgano l'affitto o il furto di veicoli o furgoni, gli arrivi in case di vacanze e bed and breakfast, l'uso di carte di credito. I controlli ai posti di frontiera, con l'idea che almeno uno degli attentatori di Barcellona sia riuscito a fuggire in macchina, molto probabilmente verso la Francia (dunque potrebbe aver proseguito in direzione Italia o altri paesi del centro Europa). E, parallelamente, una circolare firmata ieri dal capo della Polizia Franco Gabrielli dopo la riunione del Comitato analisi strategica antiterrorismo convocato dal ministro Minniti, che chiede a tutti i prefetti italiani di convocare «ad horas» i comitati di ordine pubblico. E dà indicazioni perché praticamente tutti i luoghi dove sia previsto un afflusso consistente di persone vengano protetti con blocchi «fisici» come barriere jersey in cemento «per impedire l'accesso dei veicoli alle aree pedonali». Con l'allerta elevato più volte e ora fermo al livello precedente a quello dell'attacco in corso e 7050 militari impegnati per l'operazione Strade sicure dal ministero della Difesa, Minniti, ieri, nel corso della riunione del Casa, ha chiesto di concentrare tutti gli sforzi sulla verifica e il controllo delle misure di sicurezza già organizzate dopo gli attentati in Gran Bretagna di inizio estate.

«Bisognerà fare particolare attenzione - scrive Gabrielli - a tutti i luoghi ove previsto un elevato afflusso di persone, tra cui cerimonie, eventi di carattere religioso, manifestazioni sportive e turistiche assicurando la presenza di idonee aree di rispetto e prefiltraggio al fine di effettuare mirati controlli su persone sospette». Il capo della Polizia prosegue chiarendo che gli agenti in strada, compresi quelli delle polizie municipali gli uomini delle Forze armate dovranno essere continuamente «sensibilizzati».

Il documento, che si chiude con la richiesta di inviare al Dipartimento di pubblica sicurezza in tempi rapidi i risultati di questo «monitoraggio» richiama, soprattutto, all'ultima circolare diffusa dal capo di gabinetto Morcone sulla valutazione di «security e safety» degli appuntamenti estivi. Già prima dell'attentato di Barcellona (ma dopo Manchester e Westminster) il Viminale aveva dato indicazione di soppesare tutte le manifestazioni previste, da quelle politiche ai concerti musicali, in termini di «vulnerabilità». L'idea è che la valutazione delle procedure di sicurezza coinvolga anche i sindaci, la polizia municipale e le «commissioni provinciali e comunali di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo». Proprio queste commissioni dovranno valutare anche le misure di sicurezza e qualora ritengano «che la manifestazione in questione possa comportare un innalzamento, anche solo parziale, dei livelli di rischio per i partecipanti e tale da richiedere un surplus valutativo di livello più ampio e coordinato, ne informerà la Prefettura».

Il ministero dell'Interno ha anche diffuso a tutte le prefetture, come modello da seguire, lo schema di lavoro della prefettura di Roma. Che ha distinto tutte le manifestazioni in tre fasce di pericolosità attribuendo ad ognuna un punteggio da 1 a 30 sulla base di una griglia molto specifica. Ogni evento viene passato al setaccio sulla base di criteri come la «periodicità» - i più pericolosi sono quelli «occasionali o improvvisi» - la tipologia - quattro punti, il massimo, vengono attribuiti agli appuntamenti politici e ai concerti rock e pop i luoghi scelti e così via.
Probabilmente, però, a tenere in salvo per il momento l'Italia dall'ondata di terrore sono stati soprattutto arresti ed espulsioni. Nei primi sette mesi dell'anno, le espulsioni per ragioni di sicurezza sono state 67, a fronte delle 37 registrate nello stesso periodo dell'anno scorso. I presunti terroristi arrestati sono stati 29 (in confronto a 25). Quasi raddoppiati i controlli antiterrorismo, passati da 77.691 del 2016 ai 190.909 dell'anno in corso.