Roma, chiama 112: «Ho ucciso mia madre». Corpo trovato in intercapedine

Roma, chiama 112: «Ho ucciso mia madre». Corpo trovato in intercapedine
Martedì 28 Marzo 2017, 14:06 - Ultimo agg. 29 Marzo, 08:59
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Avrebbe accoltellato ripetutamente la madre e nascosto il suo corpo murandolo in una intercapedine della villetta dove abitavano insieme. Poi, qualche ora più tardi, preso dal rimorso ha contattato il numero d'emergenza 112 autoaccusandosi del delitto. «Ho ucciso mia madre e murato il corpo» ha gridato Gianluca Sari in tarda mattinata facendo scattare l'allarme.
 

 

Orrore nel quartiere residenziale di Casal Palocco, nel quadrante sud di Roma. Ad accorrere intorno alle 12.30 in via Amipsia i carabinieri della stazione di Casal Palocco e della compagnia di Ostia che ora indagano sulla vicenda. L'uomo, un 51enne affetto da disturbi psichici e da 15 anni in cura al centro d'igiene mentale di Ostia, è stato portato in caserma per essere interrogato. Avrebbe indicato lui il punto della casa in cui aveva nascosto il cadavere che, poco dopo, è stato ritrovato buttando giù una doppia parete di cartongesso tirata su per coprire un'intercapedine.

A quel punto c'è stata la macabra scoperta: la donna era rivolta con la faccia verso il pavimento, avvolta in un telo di plastica. Dai primi accertamenti medico legali sembrerebbe che Maria Grazia Cornero sia stata accoltellata più volte, forse nella notte, e poi nascosta. Sarà l'autopsia a stabilire con esattezza il numero dei colpi e l'ora del decesso dell'ottantenne, insegnante in pensione. Probabilmente al culmine di una lite il figlio potrebbe averla prima stordita con un colpo alla testa e poi accoltellata. Non si può ancora escludere che l'anziana fosse ancora in vita quando è stata murata. Trovate tracce di sangue in varie stanze al piano terra della villetta dove madre e figlio vivevano da soli dopo la morte del padre. Ancora da chiarire il movente dell'omicidio. Sembrerebbe però che l'uomo avesse un rapporto molto conflittuale con lei. Alcuni vicini avrebbero detto di averli sentiti spesso litigare. Chi lo conosceva lo descrive come un uomo solitario che veniva visto spesso passeggiare da solo nel quartiere in compagnia della sua cagnolina. E proprio ieri sul suo profilo Facebook aveva scritto una frase che, alla luce di quello che è accaduto qualche ora più tardi, risulta inquietante: «Temo a scegliere qualcuno per non fare sparire tutti gli altri».

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