Roma, stretta aerea e controlli
speciali su orientali sospetti

Roma, stretta aerea e controlli speciali su orientali sospetti
di Cristiana Mangani
Venerdì 24 Marzo 2017, 08:30
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Roma. Non bastano le barriere in muratura, tantomeno i check point. Roma sceglie di blindarsi vietando ai camion e ai furgoni l'accesso nel centro storico. Nizza ha insegnato: non servono armi pesanti o bombe per seminare il terrore. Basta un tir o un furgone per fare una strage. E così si è deciso di chiudere gli ingressi «a qualsiasi veicolo (autoarticolati e autocarri) adibiti a trasporto di merci anche inferiori a 3,5 tonnellate nelle zone a traffico limitato», come prescrive l'ordinanza della Questura predisposta proprio per la cerimonia dei Trattati europei. Il piano sulla sicurezza messo in campo dal Viminale prevede il controllo dei cieli, ma anche dei sotterranei. Già da ieri, infatti, la città è monitorata nel sottosuolo, mentre le telecamere e i droni stanno fornendo immagini e indicazioni alle forze dell'ordine. Alla base della prevenzione c'è il controllo del territorio, con il quale si spera di arginare facinorosi e violenti. Niente automezzi pesanti in giro per la città, ma anche via gli ambulanti dalle zone monitorate. Mentre nei cieli verranno schierati «gli assetti militari costituiti dagli slow mover interceptor per le attività di pattugliamento in aria per oggi e domani». Insieme con i droni e con ogni altro sistema di controllo. A garantire la sicurezza degli ospiti internazionali ci penseranno anche i tiratori scelti. Non importa se lo sguardo non li vedrà e non percepirà la presenza, loro ci saranno.

E saranno posizionato in punti alti, da dove potranno controllare le passeggiate delle autorità, a cominciare dalla scalinata della Cordonata, dalla quale scenderanno a piedi. Sono state avviate le bonifiche nel centro storico, con la doppia preoccupazione per il rischio terrorismo e per quello di disordini da parte di frange minoritarie e violente dei manifestanti. Sono previste almeno 25 mila persone in piazza. L'imponente dispositivo, che prevede l'impiego di 5 mila unità delle forze dell'ordine - un numero quasi senza precedenti - conta anche su un centinaio di nuove telecamere nelle zone di massima sicurezza e in quelle dei cortei. Acquisiranno preventivamente immagini utili in vista delle iniziative di protesta contro l'Unione europea, viene spiegato. Quattro i cortei e due i sit-in statici dalla mattina al pomeriggio, 49 i varchi d'accesso alle aree presidiati, solo con un permesso si potrà entrare e uscire. Ci saranno inoltre tiratori scelti sui tetti e centinaia di agenti in borghese Contro il rischio attentati si punta, oltre che sull'intelligence in funzione preventiva, sull'uso di barriere di cemento a contrastare la minaccia di camion lanciati sulla folla, come a Nizza e a Berlino. I divieti di circolazione nel centro di Roma per i mezzi pesanti sono una delle misure disposte dalle autorità. I violenti pronti a spaccare tutto e ad attaccare le forze dell'ordine potrebbero infiltrarsi nei cortei, in particolare ma non solo in quello pomeridiano di Eurostop.

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