Già pronte, a terra, i militari hanno trovato 12 bombe molotov, altri due contenitori di plastica con liquido infiammabile, fazzoletti di carta e tutto l'occorrente per preparare gli inneschi degli ordigni esplosivi artigianali. I tre sono stati subito bloccati dai carabinieri che hanno poi perquisito la Smart di uno dei tre giovani, trovando inoltre due coltelli e due mazze ferrate. Nell'abitazione di un altro ragazzo coinvolto nella vicenda sono stati recuperati altri due coltelli. Le indagini dei carabinieri proseguono per capire quale dovesse essere l'utilizzo delle bombe incendiarie realizzate.
Una vicenda che si lega, secondo gli investigatori, ai tre giovani a bordo di un'auto scura che tre giorni fa hanno lanciato quattro bombe molotov contro la facciata di un palazzo in via Casal De Merode, a Tor Marancia. Lo stabile danneggiato dalle ordigni è della Regione ed era controllato da una guardia giurata colui che aveva dato subito l'allarme. Ma lo stabile preso di mira era vuoto.
Fra l'ipotesi c'è quella che gli incendiari abbiano sbagliato obiettivo.
Il palazzo preso di mira, infatti, è vicino ad un altro stabile, occupato abusivamente da stranieri, probabile vero obiettivo dei balordi.