Processo Raggi, il capo dell'anticorruzione della polizia: «Marra aveva un ruolo attivo nelle nomine»

Processo Raggi, il responsabile anticorruzione: «Marra aveva un ruolo attivo nelle nomine»
Processo Raggi, il responsabile anticorruzione: «Marra aveva un ruolo attivo nelle nomine»
Venerdì 19 Ottobre 2018, 19:26 - Ultimo agg. 20 Ottobre, 10:04
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Non si limitò a svolgere un ruolo di pura compilazione, ma fu «attivo» nell'intera procedura di interpello per la nomina dei dirigenti comunali, nell'autunno del 2016. Lo ha affermato oggi in aula Maurizia Quattrone, responsabile dell'anticorruzione della squadra mobile di Roma, parlando di Raffaele Marra, ex capo del Personale del Campidoglio, nel processo che vede la sindaca Virginia Raggi imputata di falso per la nomina del fratello di Raffaele Marra, Renato, a capo della direzione Turismo del Comune.

Un esame durato oltre tre ore quello della Quattrone, che ha svolto le indagini per la Procura partite da una serie di
esposti nel dicembre del 2016. Rispondendo alle domande del pm Francesco Dall'Olio, il dirigente di polizia ha ricostruito le varie fasi dell'interpello svolto tra l'ottobre e il novembre di due anni fa e che ha portato al varo della nuova macrostruttura del Campidoglio con le nomine di oltre 100 dirigenti. «In questo ambito Marra è stato un punto di riferimento - ha spiegato il teste -. Presidenti di Municipio, assessori e persone che facevano parte degli uffici di diretta collaborazione della sindaca si sono rapportati con lui per fornirgli nominativi di persone di loro gradimento e incarichi che gli venissero assegnati».

Una tesi accusatoria sempre respinta dalla sindaca, che anche oggi era presente in aula. Nella lettera che la prima
cittadina inviò all'allora responsabile dell'anticorruzione del Campidoglio, Maria Rosaria Turchi, sostenne che, Marra si limitò ad una attività «di mera e pedissequa esecuzione delle determinazioni» da lei «assunte, senza alcuna partecipazione alle fasi istruttorie, di valutazione e decisionali». Il teste chiave dell'accusa ha citato chat, mail e
comunicazioni che Marra in quei giorni aveva, anche con la stessa Raggi. «Sicuramente Marra - ha detto Quattrone - ha avuto un'influenza nel nominare il fratello Renato alla Direzione di turismo».

Al termine dell'udienza il pm Francesco Dall'Olio ha annunciato che citerà come teste, per l'udienza del 25 ottobre,
Raffaele Marra. Ques'ultimo era stato citato dai difensori della Raggi ma aveva fatto sapere loro che, in qualità di imputato in procedimento connesso, si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere.

 
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