Piazza San Carlo, il prefetto Saccone interrogato per due ore dai pm

Piazza San Carlo, il prefetto Saccone interrogato per due ore dai pm
Giovedì 28 Dicembre 2017, 23:23
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Il prefetto di Torino, Renato Saccone, si è presentato davanti ai magistrati che indagano sui fatti di piazza San Carlo. Un colloquio di quasi due ore, al settimo piano del Palagiustizia, durante le quali ha risposto alle domande dei pm Antonio Rinaudo e Vincenzo Pacileo. I magistrati indagano sulle cause e sulle responsabilità della tragica notte dello scorso 3 giugno, quando la proiezione della finale di Champions League si trasformò in una bolgia che costò oltre 1.500 feriti e la morte di una donna, Erika Pioletti, 38 anni, di Domodossola.
Saccone, che nei giorni scorsi aveva ricevuto un invito a comparire, è indagato per disastro, lesioni e omicidio colposo. Gli stessi reati ipotizzati per gli altri venti destinatari della prima ondata di avvisi di garanzia, quella di novembre: fra gli altri, la sindaca Chiara Appendino, il suo ex capo di gabinetto Paolo Giordana, il questore Angelo Sanna, il viceprefetto Roberto Dosio e il presidente di Turismo Torino Maurizio Montagnese, che il 31 dicembre lascerà l'incarico di chief innovation officer di Intesa Sanpaolo. Resterà comunque
all'interno del Gruppo: gli verrà infatti affidata, su espressa volontà dell'ad Carlo Messina, la presidenza di una società di nuova costituzione che si occuperà di innovazione.
Nel corso del colloquio col prefetto Saccone, assistito dall'avvocato Alberto Vercelli, i magistrati hanno ripercorso le varie fasi dell'organizzazione della serata del 3 giugno, soffermandosi anche sui motivi della mancata convocazione della riunione del Comitato di sicurezza. Non sarebbe stata affrontata, invece, la questione di Parco Dora, la zona nord di Torino in cui il 3 giugno venne organizzata una proiezione “gemella” della finale Champions su cui i magistrati hanno acceso un nuovo faro.
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