Nel 2001 una ricerca di Keith Kendrick, docente della University of Electronic Science and Technology in Cina, ha rivelato che una pecora può riconoscere e ricordare i volti di almeno cinquanta simili per almeno due anni, e ci sono prove che è in grado di distinguere un viso umano imbronciato da un sorriso, e anche di mostrare predilezione per quest'ultimo.
E ancora. I ricercatori dell'università della California hanno messo in evidenza la loro complessa vita sociale: alcuni montoni osservati per tre anni stabilivano solide amicizie e si prendevano cura l'uno dell'altro nel momento del bisogno, per esempio intervenendo in aiuto dei compagni più deboli o supportandosi a vicenda nella lotta.
L'unico forse lato un po' negativo della pecora secondo la FAO è che ci sono oggi sul pianeta circa 1,2 miliardi di esemplari, e questo sta avendo effetti disastrosi in quelle zone del mondo con una ricca fauna selvatica. In Kenya, per esempio, il pascolo delle pecore sta portando a una vistosa riduzione della savana, con tutte le conseguenze del caso per elefanti, bufali e zebre, i quali hanno bisogno di una vegetazione più alta per alimentarsi. Già. Ma nessuno è perfetto...