Pecora a chi?
La rivincita delle «timide»

Pecora a chi? La rivincita delle «timide»
Lunedì 24 Aprile 2017, 20:29
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Altro che pecore... Gran parte della gente pensa che la pecora sia un animale stupido. Pavido. Invece ecco uno studio messo a punto da etologi che ci dice l'esatto contrario.
Nel 2001 una ricerca di Keith Kendrick, docente della University of Electronic Science and Technology in Cina, ha rivelato che una pecora può riconoscere e ricordare i volti di almeno cinquanta simili per almeno due anni, e ci sono prove che è in grado di distinguere un viso umano imbronciato da un sorriso, e anche di mostrare predilezione per quest'ultimo.

E ancora. I ricercatori dell'università della California hanno messo in evidenza la loro complessa vita sociale: alcuni montoni osservati per tre anni stabilivano solide amicizie e si prendevano cura l'uno dell'altro nel momento del bisogno, per esempio intervenendo in aiuto dei compagni più deboli o supportandosi a vicenda nella lotta.
L'unico forse lato un po' negativo della pecora secondo la FAO è che ci sono oggi sul pianeta circa 1,2 miliardi di esemplari, e questo sta avendo effetti disastrosi in quelle zone del mondo con una ricca fauna selvatica. In Kenya, per esempio, il pascolo delle pecore sta portando a una vistosa riduzione della savana, con tutte le conseguenze del caso per elefanti, bufali e zebre, i quali hanno bisogno di una vegetazione più alta per alimentarsi. Già. Ma nessuno è perfetto...
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