La commissione trasporti della camera dei deputati, presieduta da Michele Meta, ha riscritto le regole per modificare il Codice della Strada. Pene più dure per chi guida mentre usa il cellulare. Sulla stessa linea il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, che caldeggiava da tempo questa modifica.
«L’emendamento che sanziona chi guida parlando al cellulare - spiega il presidente – è stato presentato in un clima di piena condivisione, per affrontare e risolvere l’odiosa e pericolosa abitudine degli italiani di usare il telefono cellulare alla guida. Il nuovo testo segnerà un cambio di rotta decisivo, rispetto alle blande e inefficaci disposizioni attualmente in vigore, a cominciare dalla sospensione della patente fino a tre mesi prevista già alla prima infrazione e dal raddoppio in caso di recidiva. Aumentano anche le sanzioni pecuniarie e la decurtazione di punti sulla patente, a corredo di una norma che ha l’intenzione di incidere in modo positivo sulle abitudini alla guida degli italiani».