Resta in auto tutte le mattine, tutti i giorni fuori della scuola per "vegliare" sulla figlia che non cammina più

Resta in auto tutte le mattine, tutti i giorni fuori della scuola per "vegliare" sulla figlia che non cammina più
Mercoledì 1 Ottobre 2014, 17:54 - Ultimo agg. 2 Ottobre, 14:34
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BARI - Ha lasciato il suo lavoro per potere assistere sua figlia ammalata di una patologia sconosciuta e passa le sue mattinate in auto dinanzi alla scuola per essere pronto ad intervenire nel caso la ragazza abbia bisogno di aiuto. Accade nel barese, a Santeramo in Colle. La storia, pubblicata dalla "Repubblica", è raccontata da Gaetano Di Gregorio, meccanico, che oramai lavora solo d'estate quando sua moglie, che fa l'insegnate, è a casa e può occuparsi della figlia.



La ragazza, Claudia, soffre di una malattia degenerativa, da un anno vive su una sedia a rotelle e respira grazie ad una valvola tracheotomica. Frequenta il liceo scientifico industriale a Santeramo e ogni giorno suo padre la accompagna a scuola e aspetta in macchina la fine delle lezioni. Ogni tanto sale in classe per assistere la figlia. «Potrebbe esserci un infermiere - spiega - ma non vorrei che si sentisse abbandonata». Per questo l'uomo ha lasciato il lavoro. Ha un altro figlio, più grande, che frequenta il quarto anno nello stesso liceo. Claudia si è ammalata improvvisamente, è entrata in coma ma poi si è ripresa e, malgrado la famiglia abbia consultato vari specialisti in Italia, non c'è ancora una diagnosi che individui la patologia di cui soffre. Si sa solo che si tratta di una malattia degenerativa. Il sogno di Digregorio è che uno scienziato studi il caso e sappia fare una diagnosi e trovi una terapia.
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