Il Palio di Siena torna nel caos:
cavallo cade e muore, è polemica

Palio di Siena nel caos, le drammatiche immagini della morte del cavallo dopo la caduta Video
Palio di Siena nel caos, le drammatiche immagini della morte del cavallo dopo la caduta Video
di Simone Pierini
Domenica 21 Ottobre 2018, 19:24 - Ultimo agg. 21:50
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Il Palio Straordinario di Siena nel caos. È morto Raol, il cavallo della contrada Giraffa che ieri durante la corsa era caduto riportando una lesione all'arto anteriore destro. A darne notizia è l'Enpa che annuncia anche una denuncia alla procura di Siena. A nulla sono valse le cure presso la clinica veterinaria 'Il Ceppo' dove Raol era stato subito portato. «Se già appariva assurdo pensare di ricordare la fine della Grande Guerra con un evento, il Palio di Siena, che ha un lungo passato di morti animali, il fatto che un cavallo sia deceduto proprio in occasione di tale ricorrenza rende la vicenda ancora più paradossale e inaccettabile», afferma la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi. A pubblicare il video delle drammatiche immagini è Rinaldo Sidoli segretario di Alleanza Popolare Ecologista in un post su Facebook. In un comunicato Sidoli dichiara: «Al Palio straordinario di Siena, per il centenario della Prima guerra mondiale, ieri un cavallo si è ferito gravemente, fratturandosi la zampa anteriore. Questa mattina è stato comunicato il decesso. Con la sua morte - scrive - salgono a 8 i cavalli deceduti in questa manifestazione dal 2000. Bisogna dire basta allo svolgimento di manifestazioni che possono provocare danni e lesioni agli animali. Questi spettacoli sono un insulto alla vita e uno schiaffo all'immagine del Bel Paese».

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«Dopo questa tragedia il minimo che si possa fare è abolire il Palio di Siena. È una delle gare più pericolose in assoluto - spiega - Circa 50 cavalli sono morti dal 1970 a oggi. È davvero un'indecenza che si tolleri questa crudeltà in nome di una esibizione che si fonda sullo sfruttamento degli animali a fini commerciali. Nel 2015 la cavalla Periclea si infortunò in questa medesima competizione e fu abbattuta a soli sette anni". Conclude Sidoli: "Consideriamo inaccettabile che la vita di Raoul sia cessata per colpa di un rito retrogrado. Siamo sinceramente stanchi di questa violenza e di questi maltrattamenti. La morte di animali è una costante, con una tragica media di un decesso ogni due anni. Il Palio non può essere considerato un patrimonio dell’umanità, perché non vi può essere nulla di culturale nello sfruttamento di una creatura vivente e nella sua morte. Le tradizioni si devono adeguare alla crescente sensibilità e favorire il rispetto della biodiversità».
 
 

«La storia, con i frequenti e ripetuti incidenti di questi anni, ci dice che il Paliodi Siena rappresenta una seria e concreta minaccia per l'incolumità degli animali. Purtroppo - prosegue Carla Rocchi - abbiamo perso il conto di quanti ne sono morti o sono rimasti gravemente feriti per una manifestazione anacronistica; una iniziativa che ormai non ha altra ragion d'essere se non quella di farsi strumento di marketing, anche politico. Lo ribadisco: la morte di Raol non né casuale né imprevedibile. Invece, visti i nefasti trascorsi del Palio, era un evento con elevata probabilità. La magistratura accerterà le responsabilità penali di questa ennesima morte, ma quelle morali e politiche sono evidenti per sé e ricadono su tutti coloro i quali hanno partecipato, a vari livelli, all'organizzazione dell'ennesima corsa della morte».

L'Ente Nazionale Protezione Animali torna a chiedere lo stop a sagre, corse, palii, manifestazioni popolari, che prevedano l'impiego o, peggio, lo sfruttamento di animali. Con l'occasione, Enpa ricorda che Raol era montato dal fantino Jonathan Bartoletti, già finito nel mirino della magistratura per il decesso di un altro cavallo, avvenuto in occasione del Palio di Asti. 
 

«Da ministro del Turismo mi sono battuta perché il Palio di Siena non fosse incluso tra le manifestazioni patrimonio dell'Unesco ed ho fatto bene. Penso da sempre che l'Italia potrebbe farne a meno e che non ci sia nulla di nobile o di "culturale" nel maltrattare animali per il divertimento umano solo perché questa è la tradizione. Per i cavalli il Palio di Siena è e resta un inferno». Lo ha detto Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell'Ambiente e del Movimento Animalista, commentando la notizia della morte del cavallo Raol. «L'incidente conferma, al di là delle rassicurazioni periodicamente fornite dagli organizzatori - argomenta la parlamentare di Fi - tutta la pericolosità della corsa, che infatti è costata la vita a decine di animali negli ultimi cinquant'anni». «Inutile girarci intorno: lanciare cavalli a folle velocità su tracciati con quei raggi di curvatura è una grave forma di maltrattamento che provocherà sempre incidenti mortali. Le manifestazioni tradizionali che comportano sfruttamento di animali sono anacronistiche e devono essere abolite», conclude. 

La reazione del Comune di Siena. La morte del «cavallo dato in sorte alla Contrada Imperiale della Giraffa» è fonte di «dispiacere» per l'Amministrazione Comunale di Siena. Lo afferma il sindaco Luigi De Mossi, dando notizia del decesso dell'animale. «Il dispiacere è di tutta la città che ama i cavalli e li rispetta, e non accetta provocazioni da chiunque abbia solo l'interesse a farsi pubblicità, non conoscendo la nostra cultura, tradizione, rispetto e cura dei cavalli», commenta il sindaco che respinge le polemiche. In una nota, il Comune ricorda che «ieri si è concluso il Palio straordinario dedicato alla fine della Prima Guerra Mondiale, che ha visto una grandissima partecipazione di contradaioli, senesi e turisti assistiti da un tempo splendido»
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