Padre si impicca a Cassino, moglie e cinque figlie sotto choc: «La famiglia ha saputo del suicidio dai media»

Padre si impicca, la moglie lo difende: "Accuse? Non si sa se erano vere". E spuntano 'approcci' all'altra figlia
Padre si impicca, la moglie lo difende: "Accuse? Non si sa se erano vere". E spuntano 'approcci' all'altra figlia
Lunedì 22 Gennaio 2018, 16:33 - Ultimo agg. 23 Gennaio, 10:08
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Ora si trovano a organizzare il funerale del marito e padre accusato da una di loro, appena quattordicenne, di averla violentata. E la moglie lo difende, criticando i mezzi di informazione per aver diffuso notizie che l'avrebbero portato ad ammazzarsi. Il suicidio della guardia penitenziaria accusato di abusi dalla figlia in un tema scolastico aggiunge dolore e sconcerto a una famiglia - madre e cinque figlie - già provata dalla rabbia e dalla vergogna nella piccola comunità di Roccasecca, in provincia di Frosinone. 

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«Sono tanto arrabbiata, non si sapeva ancora se era vero», dice la moglie tra le lacrime appigliandosi alla rabbia forse per cancellare anche l'ipotesi del dolore più profondo, quello di una figlia appena quattordicenne abusata dal padre. A raccontare lo stato d'animo della moglie dell'uomo e delle figlie - tre minorenni, due maggiorenni e sposate - è l'avvocato Emanuele Carbone, che rappresenta la quattordicenne e la madre. «Sono sotto choc, hanno saputo del suicidio dai media, in particolare dai siti internet locali», dice il legale, «è una vicenda triste con un epilogo ancora più triste».

La notizia della morte dell'uomo è un ulteriore trauma per una famiglia già provata da un dramma indicibile. «Da una parte c'è rabbia per quello che avrebbe fatto, forse per qualcuno perfino sollievo per la sua morte, dall'altra moglie e figlie sono sconcertate - prosegue Carbone - era pur sempre il padre e il marito. Si stanno adoperando per un funerale dignitoso. È una situazione surreale». Moglie e figlie dell'uomo hanno dovuto anche fronteggiare l'assedio dei cronisti all'obitorio di Cassino, dove è stato portato il corpo.

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L'inchiesta, scaturita dalla confessione scritta della quattordicenne a scuola, si chiude con la morte del sospettato. Ma restano l'ombra di un inferno durato anni tra le pareti domestiche e il sospetto che gli abusi avrebbero riguardato anche altre figlie, come ad esempio la maggiore, oggi 28/enne. «Si è trattato solo di un tentativo di approccio e circa 20 anni fa», ribatte il legale della famiglia che esclude un qualsiasi coinvolgimento della madre delle ragazze.

Resta la situazione molto complicata di una famiglia lacerata che aveva dovuto affrontare anche le tante dipendenze dell'uomo, dall'alcol al gioco d'azzardo. Una famiglia che ora porta un marchio pesante e indelebile, ancor di più nella piccola Roccasecca, dove alcuni hanno già condannato l'uomo e altri non si capacitano di quanto accaduto. «Era un uomo distinto», dicono. E qualcuno senza dirlo esplicitamente accusa la madre di non aver difeso le figlie. 

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