Tiger Meet a Gioia del Colle, in Puglia la maxi esercitazione dei jet di 17 stati della Nato: schierati 80 aerei

Due settimane di missioni nel Mediterraneo per testare le capacità di scambio e di interoperabilità. Con un pizzico di goliardia: sulla livrea dei caccia e le tute dei piloti i colori dei feroci felini

Uno dei caccia tedeschi impegnati nell'esercitazione a Gioia del Colle
Uno dei caccia tedeschi impegnati nell'esercitazione a Gioia del Colle
di Nicola Pinna
Martedì 10 Ottobre 2023, 19:04 - Ultimo agg. 11 Ottobre, 12:46
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La goliardia è solo apparente. Perché quello che sembra un raduno di aerei e piloti nel nome di una divertente tradizione è in realtà un’esercitazione seria, complicata e utile più che mai in tempi di crisi internazionali e bombardamenti fin troppo frequenti. Quella che si svolge in Italia per due settimane, con base di partenza l’aeroporto militare di Gioia del Colle in Puglia, dove ha sede il 36° Stormo Caccia dell’Aeronautica Militare, si chiama “Tiger meet” e l’immagine delle tigri effettivamente è ricorrente tra le piste, gli hangar e i piazzali. Gli aerei schierati, un’ottantina in tutto, hanno l’effige di una tigre sulla livrea e di tanto in tanto i piloti pronti al decollo fanno gesti animaleschi prima di mandare i motori al massimo. Ma dietro a questa divertente tradizione che accomuna l’aviazione di 17 stati alleati c’è una necessità che nel 2023 appare ancor più impellente: testare la cosiddetta “interoperabilità”. 

 

L'esercitazione 

Lavorare insieme, scambiarsi i ruoli, interagire in missioni sempre più complesse, gestire le informazioni collettivamente e raggiungere obiettivi comuni. In Italia la “Tiger meet” torna dopo 35 anni e nella prima settimana di lavoro, tra questo angolo di Puglia e il Mediterraneo circostante, sono state svolte ben 457 missioni, per un totale di oltre 670 ore di volo. In tempo di guerra ogni esercitazione è un messaggio: «La Nato, i Paesi europei sono convinti che lavorando insieme si può dare un bel messaggio a chi oggettivamente questa comunicazione non la vuole ascoltare», dice il capo di stato maggiore dell’Aeronautica italiana, Luca Goretti, che in Puglia ha accolto i capi delle forze armate estere. «Dal primo giorno noi eravamo in volo con i colleghi inglesi , rumeni e tedeschi.

Lo stiamo ancora facendo in Polonia e Lituania e questo è la dimostrazione del fatto che siamo molto compatti, molto uniti e lo vogliamo far vedere». 

I piloti con le divise goliardiche prima di una missione

I decolli si susseguono per tutta la giornata e all’ingresso della base sventolano molte bandiere. Quelle Belgio, Grecia, Portogallo, Turchia, Svizzera, Francia, Repubblica Ceca, Germania, Ungheria, Polonia e Austria. In più c’è il Flying Squadron 1 della Nato Airborne Early Warning and Control Force, che a Gioia del Colle ha inviato l’E-3A che di solito è schierato a Trapani. L’Italia è membra della “Nato Tiger Association” con il 12° Gruppo Volo del 36° Stormo Caccia, che opera con gli Eurofighter Typhoon, e il 21° Gruppo Volo del 9° Stormo di Grazzanise in provincia di Caserta. Ma per l’occasione l’Aeronautica militare ha schierato anche molti altri suoi assetti. Per le tigri dell'aria il collaudo è andato a buon fine 

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