Napoli, raccolta a rilento: 60 tonnellate di ingombranti a terra, trovate 2 aree

Napoli, raccolta a rilento: 60 tonnellate di ingombranti a terra, trovate 2 aree
di Valerio Esca
Martedì 31 Luglio 2018, 11:05 - Ultimo agg. 17:06
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Mentre giacciono a terra quasi 60 tonnellate di ingombranti (considerando che Napoli ogni giorno ne produce circa 65) Asìa corre ai ripari e da oggi avrà a disposizione due nuovi impianti. Sono stati attivati ieri due siti: uno nella zona del puteolano e l’altro al confine tra la provincia di Napoli e la provincia di Avellino. Contestualmente il Comune di Napoli ha attivato una task force anti-roghi per prevenire l’incendio di rifiuti. 

Comune di Napoli e Asìa corrono ai ripari per fronteggiare l’emergenza nella quale rischia di piombare la città. Napoli è piena zeppa di ingombranti da ritirare con tanto di cartello Asìa e numero del codice prenotazione. Per evitare che l’episodio dell’incendio all’Arenella possa ripetersi il Comune ha costituito una task force contro l’incendio di rifiuti abbandonati. «Abbiamo dato mandato alla polizia Municipale e alla polizia Ambientale di intensificare i controlli in tutto il territorio cittadino» fa sapere il vicesindaco di Napoli con delega all’Ambiente Raffaele Del Giudice.

Per quanto riguarda la frenetica e necessaria ricerca di nuovi impianti il Comune ha preso contatti con il Conai (consorzio nazionale imballaggi) per chiedere la disponibilità di alcuni siti per lo stoccaggio. «Siamo in contatto con il Conai e per far sì che si possa organizzare una riunione a livello nazionale vista l’emergenza incendi negli impianti». Del Giudice però non ci sta alle accuse piovute su Asìa, dopo il caso dell’incendio all’Arenella, causato da ingombranti non raccolti. «Il ferimento della donna non è colpa di Asìa, ma di un criminale che ha incendiato i rifiuti. Questi gesti non possono avere alibi». Il vicesindaco ha messo anche a disposizione la sua mail per tutti i cittadini che volessero denunciare episodi di questo tipo. «Chiunque voglia può scrivere alla mia mail - facilmente reperibile sul sito del Comune di Napoli - e segnalare episodi dettagliati. Sarò io a denunciare chi brucia i rifiuti garantendo l’anonimato».

Sono stati contrattualizzate ieri due aziende e attivati altrettanti siti per la lavorazione degli ingombranti. Questo vuol dire che sono stati sostituiti quelli di San Vitaliano e Pascarola andati in fiamme nei giorni scorsi. «Le due società di San Vitaliano e Pascarola erano vincitori di tre lotti di smaltimento ingombranti con Asìa - spiega il direttore generale della partecipata dei rifiuti Francesco Mascolo - Con l’attivazione di queste due nuove piattaforme contiamo nel giro di due o tre giorni di tornare alla normalità». 

In città basta girare i vari quartieri per capire che la crisi è alle porte. Al Vomero, a via Rossini, ieri è stato possibile trovare un televisore a tubo catodico e una cabina doccia. Lungo via Tasso c’è la qualunque. Tra un cumulo di spazzatura spuntano alcune valige, caschi, mobili e un lavandino. L’immancabile materasso fa compagnia ad un pari della sua specie, con tanto di biglietto Asìa e codice per il ritiro. Ai Quartieri Spagnoli, in via Santa Teresella degli Spagnoli c’è una tripla serie di materassi. En plein. Anche qui però compare il biglietto con il codice prenotazione. Se al centro della city si piange a Posillipo certo non ridono. A via Manzoni il sempreverde materasso abbandonato, mentre a Via Posillipo, di fronte al circolo, una serie di cinque materassini da giardino. A Fuorigrotta a via delle Scuole Pie addirittura due frigoriferi grandi ed uno piccolo, con accanto mobili da cucina. Infine, a piazzale Atleti Azzurri d’Italia, all’esterno dello Stadio San Paolo, qualcuno ha abbandonato un mobiletto da bagno blu e bianco.
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