Il giallo della morte di Matteo, sull'argine
c'erano due sconosciuti

Matteo Venturini.
Matteo Venturini.
di Lorena Levorato
Sabato 18 Febbraio 2017, 08:24 - Ultimo agg. 11:49
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VIGONZA - «Eravamo tornati a casa da poco, a un tratto abbiamo sentito dei lamenti e delle urla e siamo corsi fuori». A parlare è M.P., 41 anni: abita in via Murano, a pochi passi dal punto in cui è stato trovato Matteo Venturini. Con il compagno si è precipitata sull'argine del Tergola. Via Murano è una laterale della provinciale 88, che collega Peraga a Pionca. Nel tratto finale la via costeggia l'argine del fiume Tergola, in mezzo alla campagna, prima di interrompersi sul ponte delle Frassene.





Il tratto del fiume in cui è stato avvistato e soccorso il 38enne veneziano dista una cinquantina di metri dalla casa della donna, e 150 metri dal ponte del Tergola.

Secondo la testimonianza sull'argine, oltre alla coppia, ai carabinieri e ai soccorritori, c'erano altri due individui , quelli che, stando agli accertamenti, hanno telefonato ai carabinieri per primi.
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