Migranti, Msf: «Pressioni dell'Italia su Panama per revoca Aquarius»

Migranti, Msf: «Pressioni dell'Italia su Panama per revoca Aquarius»
Migranti, Msf: «Pressioni dell'Italia su Panama per revoca Aquarius»
Domenica 23 Settembre 2018, 17:36 - Ultimo agg. 24 Settembre, 07:14
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Sos Méditerranée e Medici Senza Frontiere sono «sconvolte dall'annuncio dell'Autorità marittima di Panama di essere stata costretta a revocare l'iscrizione dell'Aquarius dal proprio registro navale sotto l'evidente pressione economica e politica delle autorità italiane. Questo provvedimento condanna centinaia di uomini, donne e bambini, alla disperata ricerca di sicurezza, ad annegare in mare e infligge un duro colpo alla missione umanitaria di Aquarius». Così in una nota le due organizzazioni umanitarie.

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Sabato 22 settembre - prosegue la nota - il team a bordo di Aquarius è rimasto scioccato quando ha saputo che le autorità panamensi avevano informato ufficialmente Jasmund Shipping, il proprietario della nave, della richiesta delle autorità italiane a prendere 'azioni immediatè contro l' Aquarius. Nel messaggio ricevuto dall'Autorità marittima di Panama - riferiscono le ong - si legge che «sfortunatamente è necessario che l' Aquarius sia esclusa dal nostro registro perché la sua permanenza implicherebbe un problema politico per il governo e per la flotta panamense in direzione dei porti europei».

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Questo messaggio è arrivato nonostante l' Aquarius abbia completato con successo tutte le procedure di registrazione, essendo conforme agli standard elevati previsti dai regolamenti marittimi di Panama. SOS Méditerranée e MSF denunciano fortemente queste azioni che dimostrano fin dove il governo italiano voglia spingersi, mentre la sola conseguenza è che le persone continueranno a morire in mare e che nessun testimone sarà presente per contare i morti.

 

 


Le notizie dell'Autorità marittima di Panama sono arrivate mentre le équipe a bordo dell' Aquarius erano impegnate in un'operazione di ricerca e soccorso nel Mediterraneo Centrale. Nelle ultime 72 ore, Aquarius ha aiutato due imbarcazioni in difficoltà e ora ha 58 persone a bordo, molte delle quali sono psicologicamente provate e affaticate dalla traversata in mare e dalle esperienze in Libia e per questo hanno bisogno urgentemente di sbarcare in un luogo sicuro come richiede il diritto internazionale marittimo. L' Aquarius ha sempre agito in piena trasparenza operando sotto il coordinamento di tutti i centri marittimi competenti e nel rispetto delle leggi marittime e delle convenzioni internazionali.

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