Menoona rientra dal Pakistan ma resta sola: «Nessuno è venuto a prendermi a Malpensa»

Menoona rientra dal Pakistan ma resta sola: «Nessuno è venuto a prendermi a Malpensa»
​Menoona rientra dal Pakistan ma resta sola: «Nessuno è venuto a prendermi a Malpensa»
Venerdì 21 Settembre 2018, 15:05 - Ultimo agg. 16:56
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Menoona Safdar, la 23enne rientrata ieri sera dal Pakistan, ha passato la notte in un albergo vicino Malpensa. «Nessuno è venuto a prendermi», ha confidato la giovane portata via da Monza contro la propria volontà dalla famiglia.

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«Ho dormito poco, ero molto agitata ma il viaggio di ritorno è andato bene», ha inoltre raccontato la ragazza. «Non voglio vedere nessuno», aveva detto ieri dopo essere atterrata con un volo proveniente da Doha e prima di lasciare lo scalo lombardo da un'uscita laterale.

«Il positivo esito, che ha posto fine a una grave violazione dei diritti fondamentali della giovane donna, è stato reso possibile, a seguito del personale interessamento del ministro, dall'efficace azione della nostra Ambasciata a Islamabad in stretto raccordo con la Farnesina», aveva commentato in una nota del ministero degli Esteri.

Menoona aveva chiesto aiuto alla sua ex scuola superiore, alla quale ha inviato una lettera: «Vi prego, aiutatemi, voglio tornare in Italia». Era in quarta superiore quando suo padre, all'inizio del 2015, le ha impedito, così lei ha raccontato, di continuare a frequentare l'istituto tecnico dove era iscritta. All'epoca una professoressa avrebbe cercato di capire perché avesse smesso di studiare non riuscendo però a contattarla. Poi nel 2017, al termine del suo ultimo viaggio in Pakistan, con la scusa di andare a trovare i parenti, in realtà con l'obiettivo di cercarle un marito, i genitori, ha riferito, l'hanno privata dei documenti necessari per far rientro nel nostro Paese. Lei si è inoltre innamorata di un altro uomo, facendo ancor più infuriare il padre.

«I miei genitori non vogliono che stia con il mio ragazzo, la cultura nel nostro Paese non permette alle giovani di scegliere con chi stare, non vogliono che studi», ha raccontato la giovane all'Ansa che l'ha raggiunta al telefono in Pakistan. «Ho provato a chiedere aiuto alla mia ambasciata ma non mi hanno ascoltata, vi prego, voglio tornare in Italia, è lì che vedo il mio futuro».
La scuola ha denunciato l'accaduto ai carabinieri e alla Procura di Monza, spiegando che effettivamente la giovane era una studentessa modello, la cui sparizione da scuola era apparsa assolutamente ingiustificata. La documentazione sul caso è stata poi trasmessa alla Prefettura di Monza e Brianza perché interessasse il Ministero degli Esteri.
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