Marco Vannini, il Papa scrive ai genitori. "Lui è nelle braccia di Dio, prego per voi"

Marco Vannini, il Papa scrive ai genitori. Ciontoli pronto a testimoniare? (Giallo)
Marco Vannini, il Papa scrive ai genitori. Ciontoli pronto a testimoniare? (Giallo)
Giovedì 18 Maggio 2017, 14:49 - Ultimo agg. 15:14
2 Minuti di Lettura
Sono già passati due anni dalla morte di Marco Vannini, il 19enne bagnino di Ladispoli (Roma) ucciso da un colpo di pistola sparato presumibilmente dal padre della sua fidanzata, e Papa Francesco ha deciso di scrivere una lettera a mamma Marina e papà Valerio: «Sono vicino al vostro dolore e prego per voi. Il Signore ha accolto Marco tra le sue braccia e benedico la vostra famiglia».

Sono parole toccanti, di vicinanza e conforto, quelle del Santo Padre. Intanto, però, il processo a carico della famiglia Ciontoli sta per entrare nel vivo. Il capofamiglia Antonio, ex militare di Marina e servizi segreti, è il principale indiziato, ma è accusato di concorso in omicidio, così come la moglie Maria Pezzillo, il figlio Federico e la figlia Martina, la fidanzata di Marco. Tra gli imputati compare anche la fidanzata di Federico, Viola Giorgini, che era presente in casa la sera del 18 maggio 2015, ma che è accusata solo di omissione di soccorso.



Di quel delitto colpirono i tentativi di depistare le indagini e soprattutto la confusione nelle telefonate al 118: prima fu chiamata un'ambulanza, poi il problema fu minimizzato con un "al massimo in caso richiamiamo". Eppure Marco era stato colpito da un proiettile di una Beretta calibro 9 e i soccorsi furono allertati, una seconda volta, solo un'ora e mezzo dopo. Probabilmente Marco avrebbe potuto salvarsi.

Ciontoli ha sempre affermato che quel colpo era partito per sbaglio mentre puliva l'arma e Marco era intento a lavarsi nella vasca da bagno. Le urla di Marco erano state anche sentite da una vicina, che ha testimoniato agli inquirenti: «Vidi Martina e Federico aggirarsi a passo spedito davanti la strada di casa, chiesi se servisse aiuto ma minimizzarono dicendo che Marco aveva avuto una semplice crisi di panico». C'è anche un particolare inquietante: che fine ha fatto la maglietta blu indossata da Marco quella sera? I suoi genitori la reclamano da due anni ma i Ciontoli non l'hanno mai consegnata. Ad ogni modo, come riporta 'Giallo', la prossima udienza è prevista per il 14 giugno e in quell'occasione gli avvocati della difesa faranno sapere se gli imputati avranno intenzione di rilasciare nuove dichiarazioni spontanee in aula il 6 luglio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA