Ragazzo disabile accerchiato e picchiato da una baby gang in un parco pubblico di Pietrasanta, in provincia di Lucca, lo scorso 9 maggio. Tutto ripreso in un video pubblicato sui social. Choc in Versilia per l'aggressione a un 29enne migrante del Gambia affetto da disabilità psichica preso a calci, pugni e ricoperto di insulti razziali da sei bulli, cinque dei quali minorenni, che sono stati denunciati per lesioni aggravate dai motivi abietti e dall'odio razziale. I sei hanno ripreso l'aggressione e poi per vantarsi hanno postato il video sui social. Nel video si sentono i ragazzini chiamare il migrante 'buba' e si vedono diversi di loro picchiare il 29enne, che urla più volte per i colpi ricevuti. Altri ragazzi si rivolgono invece ai picchiatori urlando 'basta'.
Le indagini dei carabinieri di Pietrasanta hanno portato oggi alle perquisizioni nelle abitazioni dove i denunciati vivono coi genitori.
Dalle immagini si vedono i quattro accanirsi insieme contro il migrante che cerca di sottrarsi ai colpi, oppure uno dopo l'altro, come se fosse un bersaglio da palestra. La scena avviene in un parco pubblico. La banda non è sola. Intorno ci sono giovanissimi, adolescenti, ci sono ragazzine, qualcuno urla e si scansa. Chi non picchia sta in disparte, c'è chi filma col cellulare, anche se alcuni dei ragazzi presenti urlano più volte 'Basta!'. Però quando il 29enne cade, il gruppo continua a colpirlo e a ogni pugno o calcio l'immigrato geme, reagisce esprimendo il dolore che prova. Secondo gli inquirenti uno dei motivi abietti è aver voluto dimostrare proprio la volontà di imporre la propria egemonia di «bulli» ai danni di un soggetto «vulnerabile», da discriminare anche con la violenza fisica. Oltre all'odio razziale, la denuncia c'è anche per l'aggravante di abilismo, cioè colpire un disabile.