La Guardia di Finanza ricorda le vittime di Rigopiano e ringrazia i suoi angeli della neve

La Guardia di Finanza ricorda le vittime di Rigopiano e ringrazia i suoi angeli della neve
di Ebe Pierini
Venerdì 19 Gennaio 2018, 21:05
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Sei ore di marcia, con gli sci ai piedi, nel mezzo di una tormenta di neve. Sfidarono il freddo, il buio, l'ignoto. Sapevano che non potevano far altro se non andare. I mezzi meccanici lassù non potevano giungere. Solo loro con il loro coraggio e la loro tenacia potevano arrivarci. Gli uomini del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza furono i primi ad arrivare a Rigopiano quella tragica notte del 18 gennaio e quello che apparve ai loro occhi fu uno scenario apocalittico. Sebbene fossero esausti per aver marciato nella neve fresca per ore si misero a scavare nel buio trafitto solo dalle loro torce. Strapparono alla morte alcuni sopravvissuti e continuarono a spalare neve fin quando non giunse il giorno e arrivarono altri soccorsi.
 

Nel primo anniversario della valanga a causa della quale persero la vita 29 persone ospiti dell'hotel Rigopiano il comandante generale della Guardia di Finanza, il generale Giorgio Toschi, ha voluto ricordare, presso la scuola ispettori e sovrintendenti della Guardia di Finanza, le vittime ed i soccorritori. Quel 18 gennaio del 2017 partirono i primi soccorsi della Guardia di Finanza nella provincia de L’Aquila, per poi estendersi nel teramano man mano che giungevano, elitrasportati dal Nord Italia, ulteriori apporti specialistici di finanzieri appartenenti al Soccorso Alpino del Corpo, particolarmente addestrati ad agire, con ogni condizione di tempo, in zone impervie e pericolose. Nel frattempo si verificò la tragedia ri Rigopiano e fu proprio una pattuglia di finanziari a giungere sul posto molte ore prima dell’intero dispositivo di soccorso. Il generale Toschi ha incontrato, oltre agli allievi e agli istruttori, anche i comandanti di reparto della Guardia di Finanza della Regione Abruzzo e tutti i militari del Soccorso Alpino delle stazioni de L’Aquila e Roccaraso. Per ricordare le vittime di Rigopiano è stata scelta proprio la scuola del capoluogo abruzzese che, il 6 aprile del 2009, aveva spalancato le porte a istituzioni e popolazione colpiti dal terremoto. “Il primo pensiero va ai 29 nostri concittadini che hanno perso la vita e alle sofferenze che quella tremenda slavina abbattutasi sull’albergo ha comportato per tante persone – ha commentato il generale Toschi nel suo intervento - Il profondo cordoglio per le vittime ha lasciato segni indelebili negli animi di tutti e il ricordo di ciò che è accaduto non si separerà mai dal vissuto di ciascuno di noi. Ma c’è anche un’altra immagine che rimarrà per sempre scolpita nella nostra memoria: mi riferisco allo straordinario impegno profuso nelle operazioni di soccorso. Vedere, in un’emergenza così ampia e diffusa sul territorio, i soccorritori arrivare nella notte presso quel che restava dell’hotel Rigopiano, ha suscitato l’ammirazione, la commozione e l’orgoglio di tutti gli italiani.

I nostri militari specializzati delle stazioni SAGF dell’Aquila e di Roccaraso, sfidando le proibitive condizioni meteorologiche, sono riusciti a raggiungere per primi, con gli sci, le località di Campotosto e Rigopiano, traendo in salvo tre persone rimaste intrappolate sotto la neve, dando così inizio a quella straordinaria catena di soccorso e solidarietà che ha visto mobilitate le migliori energie del paese. Da comandante generale, sono fiero di questi “angeli della neve”: semplici ed autentici “eroi”, capaci di mettere a repentaglio la propria vita pur di tentare di salvare quella degli altri, con sprezzo del pericolo, in grado di non arrendersi mai, pronti a sfidare il buonsenso e le regole scritte a tavolino con altruismo, coraggio, professionalità e un pizzico di sana e opportuna incoscienza”.
















 
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