Siccità, a rischio dieci regioni in Italia. Sos al governo: «Subito lo stato di calamità naturale»

Siccità, a rischio dieci regioni in Italia. Sos al governo: «Subito lo stato di calamità naturale»
di Valeria Arnaldi e Alessandra Camilletti
Lunedì 24 Luglio 2017, 08:50 - Ultimo agg. 19:20
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Il Veneto, dallo scorso aprile, ha emesso tre ordinanze per contingentare l'acqua. In Friuli Venezia Giulia è stato sancito lo stato di sofferenza idrica. In Lombardia, per la siccità, si stimano perdite pari a circa 90 milioni di euro. È stato di emergenza in Emilia-Romagna, nelle zone di Parma e Piacenza. E in Toscana. Nel Lazio, si prospetta il razionamento d'acqua per 1,5 milioni di romani. La Campania ha chiesto lo stato di calamità naturale. Procedure avviate pure in Calabria e in Sardegna. Ordinanze antispreco sono state emesse in più comuni del Molise. 
 


Sarebbero dieci le regioni che stanno per chiedere lo stato di calamità naturale nel tentativo di far fronte alle perdite - gravi, in alcuni casi gravissime - che sta provocando la siccità nel nostro Paese. I numeri sono evidenti. Il Lago di Garda è al 34,4% di riempimento del volume. Il Po, al Ponte della Becca, a Pavia, è circa 3,5 metri sotto lo zero idrometrico. Le dighe sono ai minimi storici nel Molisano. Circa due terzi dei campi coltivati sono a secco. A misurare le conseguenze di questa stagione straordinaria, sia per le temperature, decisamente più alte della media del periodo, sia per le precipitazioni, al contrario sensibilmente più basse, è Coldiretti che stima in oltre due miliardi di euro i danni determinati a colture e allevamenti dall'aumento dei costi per irrigazione e ventilazione e dal calo delle produzioni, pure del latte sceso di circa il 15%. 

La situazione più grave si registra in Calabria con 310 milioni di euro stimati di danni a colture e allevamenti. In Toscana, si valutano oltre 200 milioni di euro di perdite. Si aggirano intorno a questo dato quelle in Abruzzo e in Campania. È di 140 milioni il conto in Puglia. Di 120 in Sardegna, dove quattromila aziende agricole sono a secco. 

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