La dogsitter gli fa credere che il cane sia morto: dopo sei anni scopre che è vivo e si trova in Abruzzo

La svolta è stata data dal programma "Le Iene" che ha avviato una serie di indagini sul caso

Credeva il suo cane fosse morto, lo ritrova dopo sei anni
Credeva il suo cane fosse morto, lo ritrova dopo sei anni
di Ilaria Cotarella
Lunedì 4 Marzo 2024, 15:00 - Ultimo agg. 5 Marzo, 07:28
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Il cane Gustavo non è mai morto ed il suo padrone sta facendo di tutto per riaverlo. La triste vicenda che ha sconvolto gli amanti degli animali, affonda le sue radici nel 2017, quando Antonio Lupo, proprietario del cane, comincia a credere che il suo peloso sia morto. È una persona professionalmente impegnata nel mondo della moda ed è spesso via per lavoro. All'epoca dei fatti era residente a Roma. «Sono sempre stato molto legato a Gustavo», ha raccontato Antonio, campano, originario di Gragnano, in provincia di Napoli, «Lo adottai da un contadino. Faceva parte di una cucciolata di sette cagnolini e me ne innamorai subito. Era l'unico dal colore marrone. Da quel momento è stato sempre con me. È diventato la mia ombra e mi ha sempre seguito nei miei viaggi», ha raccontato Antonio.

Dal 2011, anno in cui Antonio ha adottato Gustavo, al 2017, anno della presunta scomparsa, è stato amore intenso tra il cane ed il padrone. «Tuttavia ammetto che ad un certo punto i miei viaggi di lavoro sono diventati più frequenti. Una mia vicina di casa, una donna rispettabile, con un buon lavoro in Vaticano, che conosceva Gustavo perchè spesso mi vedeva portarlo a spasso, si è subito affezionata a lui. Ho pensato quindi che magari potesse tenerlo lei, la quale si è mostrata contenta perchè molto amante degli animali. Nella sua casa familiare, in Abruzzo, aveva dei cani che, a Roma, le sono sempre mancati molto. Così è cominciata questa storia in cui lei si improvvisava, occasionalmente, dog sitter. Le ho lasciato il mio cane molto spesso, tutte le volte in cui sono stato via per settimane a causa del lavoro. Mi sono fidato subito di lei anche perché l'avevo conosciuta ed avevamo un buon rapporto di vicinato», ha sottolineato il padrone del cane, «Mi sentivo molto in colpa nel portare Gustavo in giro.

Lei conduceva, sicuramente, una vita più regolare e quindi il cane avrebbe subito meno sbalzi così», ha chiosato.

Lupo ha dormito “sonni tranquilli” per molto tempo, credendo che il suo cane fosse in buone mani. «Anche quando mi sono trasferito a Milano, prima di partire, o per un viaggio di lavoro o per le vacanze, facevo scalo a Roma per lasciare Gustavo alla mia ex vicina di casa». La donna era diventata una persona di fiducia per lui.

Fino a quando nel novembre del 2017, di ritorno da uno dei suoi viaggi di lavoro, la vicina di casa gli comunica che Gustavo è morto. «Ero in aeroporto a Parigi e stavo attendendo la coincidenza per poter andare a Roma a recuperare il cane. Al telefono la mia vicina mi dice che è morto. Erano a passeggio a Villa Pamphili, due settimane prima e a quanto pare sarebbe stato aggredito da un cane di maggiori dimensioni», ha raccontato il padrone di Gustavo, «Ricordo lo schock ed il bruttissimo viaggio di ritorno. Quando le ho chiesto dettagli sulla morte, ha affermato di non ricordare bene perché aveva avuto un mancamento», ha sottolineato.

Antonio Lupo non ha creduto mai a questa storia, priva di dettagli. «Quando sono tornato a Roma, mi ha accolto in lacrime ma la versione dei fatti era sempre la stessa», ha sottolineato, «Non era chiaro perchè mi avesse comunicato che il cane fosse morto solo dopo due settimane quando ci siamo sempre tenuti in contatto anche quando ero in viaggio. Ha sempre saputo l'importanza che Gustavo avesse per me ma, nonostante questo, ha atteso che tornassi in Europa per comunicarmi questa cosa».

Alcuni particolari della storia non sono mai stati chiari. Inizialmente, la vicina di casa del signor Lupo, ha raccontato di essere da sola a Villa Pamphili, poi ha sostenuto, in seguito, di essere in compagnia di un'amica. Lupo si è sempre interrogato sulla dinamica dell'accaduto.

«Dopo la scomparsa del cane ho intrapreso delle indagini da solo e tramite un investigatore privato. Ho scoperto che stava traslocando e che si era lamentata con alcune vicine di casa della mancanza che avvertiva per il cane del suo vicino, trasferitosi a Milano», ha raccontato Antonio, «Per tanto tempo ho davvero creduto che Gustavo fosse morto. È stata dura perchè lui è un pezzo di me». Nel 2017 Antonio presenta una denuncia contro ignoti alla stazione dei Carabinieri più vicina alla zona Vaticano. Nel corso degli anni Antonio ha cercato di ottenere la verità dalla sua ex vicina, la quale è sempre stata ferma sulla sua versione.

La svolta è arrivata nell'agosto del 2023. Antonio, di ritorno da una vacanza, viene contattato da un suo ex vicino di casa di Roma, proprietario di due bassotti che giocavano spesso con Gustavo. «Costui mi ha raccontato di aver visto uscire la mia ex vicina di casa da un negozio di animali di Roma con un cane al guinzaglio, identico al mio Gustavo. Quando si è resa conto che il mio amico l'aveva vista, è scappata», ha raccontato, «Mi sono recato subito a Roma con una mia amica e ci siamo appostati sotto casa sua. Quando è scesa di casa la mia amica ha cercato di avvicinarla per parlarle. Ne è scoppiato un litigio quando si è fatto accenno a Gustavo». Per fortuna l'amica di Antonio è riuscita a scattare, frettolosamente, delle fotografie così da poterle mostrare a lui. La certezza che Gustavo fosse vivo si è fatta, così,sempre più forte.

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Antonio è ritornato nella stazione dei Carabinieri dove ha presentato denuncia, subito dopo la scomparsa, per raccontare di aver scoperto che il cane fosse ancora vivo. «Sono stato una settimana a Roma nel periodo successivo all'avvistamento. Io e la mia amica abbiamo più volte fatto giri nel quartiere in cui abita, attualmente, la mia ex vicina ma non l'abbiamo più vista» ha raccontato «Dopo qualche tempo mi sono rivolto al programma di Mediaset Le Iene. Ho mostrato tutte le foto di me con Gustavo. La loro redazione ha avviato una serie di indagini. Hanno fermato lei a Roma per chiedere spiegazioni. Lei ha, ancora, negato. Dopo una serie di ricerche si sono recati in Abruzzo dove hanno avvistato Gustavo nel giardino della villetta di famiglia della mia ex vicina», ha concluso.

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