Incinta, si dimette per accettare posto al Comune: resta disoccupata

Incinta, si dimette per accettare posto al Comune: resta disoccupata
di Manuela D'Angelo
Lunedì 1 Gennaio 2018, 20:00 - Ultimo agg. 2 Gennaio, 13:50
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Ha 35 anni, una laurea in chimica e tecnologia farmaceutica e un lavoro, a tempo indeterminato in una farmacia privata. Nel 2011 aveva partecipato al concorso indetto dal Comune di Massa (Massa Carrara) per le farmacie comunali. Era entrata in graduatoria. In estate è rimasta incinta di due gemelle e quando il 18 dicembre scorso ha ricevuto il contratto di assunzione, part time a tempo indeterminato dall'Amministrazione non ci ha pensato due volte: d'accordo con il suo compagno si è licenziata per accettare il nuovo impiego, e come lei ha fatto un suo collega. Ora, invece, la crisi dell'ormai ex maggioranza del sindaco Pd Alessandro Volpi la lascia disoccupata e, per il momento, senza prospettive. È la storia di Sara Bonocore, coinvolta, suo malgrado come altri, nella mancata approvazione del bilancio consolidato del Comune e del conseguente piano assunzioni che prevedeva anche quattro posti nelle farmacie pubbliche.

Quel contratto oggi è carta straccia e la notizia le ha provocato anche un malore e il rischio di un parto prematuro. Volpi ha provato per sei volte a far approvare quel bilancio, l'ultima ieri sera. Ma in Consiglio comunale oltre a quelli di opposizione erano assenti numerosi consiglieri della maggioranza: Mdp, Psi, liste civiche e anche una parte dei renziani (che a Massa è la corrente di minoranza). Una crisi che anticipa il voto di primavera. «Sognavo la stabilità lavorativa, mi sono licenziata da una farmacia privata per avere un posto più sicuro nel pubblico, anche in vista di una famiglia in arrivo, e invece finisce così. Ora sono senza lavoro», spiega Sara. In estate «ho avuto una minaccia di aborto e quindi sono entrata in maternità anticipata. Per questo avevamo deciso che con due gemelle in arrivo il part time in Comune per noi sarebbe stata la soluzione ideale e mi sono licenziata, dopo aver ricevuto il contratto di assunzione al 31 dicembre 2017 del Comune».

«L'hanno fatta licenziare - ha detto il suo compagno - e adesso la lasciano senza un lavoro. Stiamo valutando di ricorrere a vie legali». Nel piano assunzioni c'erano anche sei mobilità da formalizzare e, al momento, pure queste sono bloccate. A tutti, quindi anche a Sara, ha chiesto scusa il presidente del Consiglio Domenico Ceccotti (MdP): «vorrò vedere i consiglieri assenti, che non hanno permesso l'approvazione del piano assunzioni, manifestare per il lavoro e la disoccupazione in futuro», ha detto ieri sera. Intanto si cercano soluzioni, almeno temporanee: l'assessore al personale, Silvana Sdoga, ha assicurato che l'Amministrazione proverà «a parlare con gli ex datori di lavoro, per capire se è possibile un rientro provvisorio dei due farmacisti che si sono licenziati».
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