Il popolo
va al pub

di Vittorio Del Tufo
Martedì 19 Giugno 2018, 08:30
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Rischia di finire in modo inglorioso l’avventura di un avamposto storico della sinistra napoletana: la Casa del Popolo, per una vita intera roccaforte del Pci di Pomigliano d’Arco, è stata messa all’asta per morosità e molto probabilmente diventerà una paninoteca. Hamburger e patatine nelle stanze dove erano di casa leader come Giorgio Napolitano, Alessandro Natta e Antonio Bassolino. La chiusura della Casa del Popolo è un segno dei tempi: lo tsunami ha travolto tutti e dal suolo disseccato della vecchia politica zampillano solo livori. Nella città di Luigi Di Maio il Pd è talmente litigioso e malridotto da aver perso in un colpo solo la Casa e la Bussola. D’altra parte era stato lo stesso Di Maio, tre anni fa, ad affermare con un certo tono profetico: «La sinistra è morta a Pomigliano». Della città operaia di un tempo restano solo le macerie prodotte da un lungo braccio di ferro tra la fondazione Chiaromonte e i circoli napoletani del Pd. Il resto è un buon hot dog, da masticare malinconicamente ripensando alla gloria passata.
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