Guardia di Finanza: dall'inizio dell'estate compiute 500 operazioni, 20 ogni ora

Guardia di Finanza: dall'inizio dell'estate compiute 500 operazioni, 20 ogni ora
di Ebe Pierini
Lunedì 13 Agosto 2018, 14:24
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Dall’inizio dell’estate la Guardia di Finanza ha condotto 500 attività di polizia economico – finanziaria a tutela di cittadini ed imprese. Vale a dire che le Fiamme Gialle hanno compiuto 20 interventi ogni ora. Sono 22.271 i controlli condotti dalla Guardia di Finanza, da metà giugno a oggi, nelle località balneari, di montagna e nelle città d’arte. In media quasi 500 operazioni al giorno, il doppio rispetto all’estate scorsa, che rientrano nel piano straordinario di interventi messo a punto, ogni anno, dalle Fiamme Gialle  nei mesi caldi. Tra i settori operativi rafforzati vi sono quelli tipicamente estivi: la lotta all’abusivismo commerciale, all’evasione fiscale legata alle case-vacanze, alle truffe del carburante, al caporalato e alla contraffazione, ai prodotti non sicuri e ai traffici di droga, in parte destinata a rifornire i punti di spaccio delle località di villeggiatura. Tante anche le azioni preventive e di vicinanza ai cittadini, come i quotidiani interventi di polizia del mare, svolti dalle Fiamme Gialle del comparto aeronavale sulle acque o dagli uomini del Soccorso Alpino nelle zone montane.

Un impegno che può essere riassunto e quantificato in numeri: 2.187 venditori abusivi individuati, 2.080 lavoratori senza contratto o pagati con somme “fuori busta”, di cui 22 minori, 51 datori di lavoro denunciati, 450 casi di affitti “in nero” scoperti, 210.000 articoli contraffatti o non sicuri tolti dal mercato ogni giorno per un totale di 9 milioni e mezzo di prodotti sequestrati, 1.379 distributori stradali controllati dei quali è risultato irregolare uno ogni 5, mezzo milione di litri di carburanti sequestrato, 325 punti clandestini di raccolta scommesse scoperti e 114 “slot” sequestrate, 583 persone identificate nel corso di accertamenti sui flussi di denaro canalizzati tramite “money transfer”, 16 milioni di euro non dichiarati intercettati presso i valichi di frontiera, i porti e gli aeroporti, 738 le violazioni rilevate. Inoltre sono stati effettuati sequestri per oltre 900.000 euro, 4.700 operazioni contro i traffici di sostanze stupefacenti, armi, rifiuti e tabacchi, 1.426 interventi di polizia in mare con oltre 500 le irregolarità emerse, 136 missioni di ricerca e salvataggio del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza. 

Al Colosseo, i baschi verdi hanno sorpreso numerose guide turistiche per stranieri, sprovviste di qualsiasi titolo e autorizzazione.  Numerosi poi i sequestri nei confronti dei venditori abusivi di aste per selfie, ombrellini, braccialetti, parasole e souvenir vari, ma soprattutto di acqua, che in numerosi casi è risultata essere di provenienza sconosciuta, con bottigliette senza sigillo di sicurezza e, quindi, riempite e conservate chissà dove. Sotto la lente d’ingrandimento delle Fiamme Gialle sono finiti i proprietari di seconde e terze case per gli affitti nelle località di vacanza: degli 895 controlli complessivamente svolti, uno su due è risultato irregolare con 539  violazioni rilevate. In Puglia, Toscana e Lazio i casi più numerosi.

 A Taormina sono stati individuati bed & breakfast completamente sconosciuti al Fisco e appartamenti affittati in nero. I soggetti che li gestivano hanno omesso di dichiarare redditi per oltre 130.000 euro. Le Fiamme Gialle di Sassari hanno scoperto un ospizio del tutto abusivo, sprovvisto delle necessarie autorizzazioni amministrative, indispensabili per l’avvio e il successivo esercizio dell’attività. I finanzieri hanno, inoltre, rilevato come il rapporto tra metri quadri disponibili e il numero degli alloggiati fosse notevolmente inferiore a quello previsto dalla legge. All’interno della casa di cura anche due collaboratrici impiegate in nero.

A Verona i Finanzieri hanno scoperto una vera e propria organizzazione finalizzata allo sfruttamento di manodopera irregolare e alla commissione di numerosi ulteriori reati. Nel gruppo criminale erano ben individuati ruoli e compiti: c’era il caporale che gestiva le attività cooperative, reclutava i lavoratori, spesso di origine africana, e li sfruttava impiegandoli nei campi, con orari massacranti e paghe da fame; il medico e i suoi collaboratori avevano il compito di falsificare i certificati in modo da abilitare alle pesanti mansioni gli extracomunitari che, in realtà non si erano mai sottoposti a visita medica. Infine c’erano i dipendenti dell’INPS che assegnavano agli stranieri punteggi di invalidità utili alla riscossione delle pensioni e delle indennità accessorie. Cinque i soggetti denunciati, per reati di corruzione per l’esercizio della funzione, falso ideologico e truffa aggravata ai danni dello Stato.

A Pescara, dopo un controllo nei confronti di un esercizio commerciale gestito da cittadini cinesi, nel corso del quale erano stati rinvenuti e sottoposti a sequestro centinaia di falsi, i finanzieri hanno ricostruito il percorso seguito dalla merce contraffatta, fino a pervenire all’individuazione dei punti di distribuzione dei beni taroccati, ubicati non solo in Abruzzo ma anche nel Lazio, in Campania e in Puglia.  Sotto sequestro un milione e 250.000 giocattoli non sicuri e pericolosi che potenzialmente avrebbero potuto finire nelle mani di altrettanti bambini.

Circa 300 gli  interventi irregolari nel settore dei giochi e delle scommesse: sequestrati 114 apparecchi da intrattenimento, 325 i punti clandestini di raccolta scommesse individuati e verbalizzate 3.932 persone, delle quali 137 denunciate all’autorità giudiziaria. 
 
A Taranto i finanzieri, insospettiti dalla presenza di numerose autovetture disposte ordinatamente in fila davanti all’ingresso di un capannone, hanno pensato bene di approfondirne il motivo. Hanno così scoperto che quello stabile celava in realtà un vero e proprio distributore di carburante, con tanto di cisterna della capacità di 9.000 litri dotata di elettropompa e di pistola erogatrice. Denunciati i due responsabili.

Sono stati 2.224 gli interventi svolti presso i valichi di frontiera, i porti e gli aeroporti con 738 violazioni riscontrate. Ammonta a oltre 16 milioni di euro, di cui 900 mila euro sequestrati, il valore della valuta e dei titoli non dichiarati e intercettati al seguito dei viaggiatori.  Al valico di Como-Brogeda, a distanza di poche ore, i finanzieri hanno scoperto dapprima un giovane arabo e poi un cittadino coreano che cercavano di attraversare il confine italiano occultando nelle proprie autovetture denaro contante in tagli da 100 e 500 euro per un totale complessivo di oltre 250 mila euro. 

Sono 587 i denunciati all’autorità giudiziaria dall’inizio dell’estate in quanto coinvolti in traffici illeciti di droga, d’armi, di rifiuti e di sigarette di contrabbando nazionali e estere.  Sequestrate oltre 23 tonnellate di sostanze stupefacenti tra cocaina, eroina, hashish, marijuana e pasticche varie e più di 13 tonnellate di sigarette di contrabbando. A circa 90 miglia a sud-ovest da Trapani è stato individuato un carico imbarcato su una motonave battente bandiera panamense, fermata il 9 agosto, in acque internazionali. A bordo 20 tonnellate di hashish, rinvenute all’interno di grossi serbatoi pieni di carburante. Arrestati gli 11 componenti dell’equipaggio, tutti di origine montenegrina. All’aeroporto di Fiumicino invece le Fiamme Gialle hanno sequestrato oltre 12 mila pastiglie di “ecstasy” rinvenute all’interno di confezioni di latte in polvere per neonati. La droga, che immessa sul mercato clandestino avrebbe fruttato oltre 500.000 euro, era pronta a invadere le zone turistiche e i locali del litorale laziale, toscano e campano.
Infine il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza ha effettuato 136 interventi molti dei quali per la ricerca di dispersi. Si pensi al salvataggio di un escursionista infortunatosi a circa 2.200 metri di altitudine sull’Etna e al concorso nelle operazioni di recupero di uno speleologo intrappolato a duecento metri di profondità in una grotta sulle Alpi Giulie.

“L’estate rappresenta per i cittadini un periodo di riposo e svago e per molte imprese oneste un momento per dare ossigeno alle proprie entrate – ha commentato il generale Giorgio Toschi, comandante generale della Guardia di Finanza - Vocazione sociale significa anche profondere maggiore impegno proprio in periodi come questo, per salvaguardare i principi di libera concorrenza e garantire alla collettività i massimi livelli di sicurezza economico-finanziaria”.
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