Rogo di Genova, mamma autorizza espianto organi piccolo Giuseppe

Rogo di Genova, mamma autorizza espianto organi piccolo Giuseppe
Domenica 23 Aprile 2017, 10:21 - Ultimo agg. 24 Aprile, 18:46
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Tragedia di Casella, nell'entroterra di Genova: la mamma del piccolo Giuseppe ha dato l'autorizzazione all'espianto degli organi ieri a tarda sera dopo l'avvio delle procedure per l'accertamento della morte cerebrale del bimbo. Lo rende noto la direzione sanitaria dell'ospedale Gaslini di Genova, dove il piccolo era ricoverato. Non ce l'ha fatta il bambino, otto anni, rimasto vittima in un tentativo di fuga dall'incendio domestico avvenuto nella notte tra venerdì e sabato che era divampato nell'abitazione di famiglia, nel borgo della Vallescrivia.

 

Madre, padre e figlio erano rimasti bloccati da un incendio nel loro appartamento al secondo piano di uno stabile invaso dal fumo e dalle fiamme; in un disperato tentativo di salvarsi e mettere il bambino al sicuro la coppia ha tentato la fuga attraverso una finestra, lanciandosi nel vuoto da un'altezza di 5 metri per sfuggire al rogo. Il piccolo aveva riportato ferite gravissime ed era ricoverato all'ospedale pediatrico Gaslini di Genova dove ieri, in tarda serata, erano state avviate le procedure per dichiarare la morte cerebrale, in assenza di parametri vitali.

La mamma ha dato il consenso alla donazione dall'ospedale Villa Scassi di Sampierdarena, dov'è ricoverata da ieri per le ferite riportate nella caduta. Anche il marito si trova in gravi condizioni, in rianimazione all'ospedale Galliera di Genova.

Il monitoraggio di sei ore sul bambino ha confermato la morte cerebrale. Grazie all'autorizzazione concessa dalla mamma del piccolo, Vincenza Sansone, ricoverata per alcune fratture nel reparto di ortopedia dell'ospedale Villa Scassi di Sampierdarena, l'equipe di medici del centro trapianti di Genova ha raggiunto l'ospedale Gaslini per avviare le verifiche propedeutiche agli espianti degli organi: punto di partenza le compatibilità istologiche con malati in attesa di un organo. Il padre del bambino, Alessio Fraietta, 49 anni, è ancora ricoverato in condizioni molto gravi nella sala di rianimazione dell'ospedale genovese Galliera: l'uomo è sedato in stato di coma farmacologico a causa dei problemi cardiovascolari legati alle ferite e alla ustioni sul 20% del corpo.

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