«Abbiamo rispettato l'impegno che ci siamo presi con i genovesi e da domani partiranno i cantieri che porteranno alla demolizione di ponte Morandi. Un passo fondamentale che dimostra come vogliamo mantenere fede alla promessa fatta: quella di avere il ponte nuovo pronto per la fine del 2019». Così il commissario straordinario alla ricostruzione del ponte Morandi, Marco Bucci, commenta in una nota la firma del decreto che assegna i lavori di demolizione a cinque aziende e dà, di fatto, il via alla demolizione. Un passo che per il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, rappresenta «un momento importante per tutto il Paese, alla luce dei grandi sforzi che sono stati fatti in modo da ridare a Genova la centralità che merita. La città deve diventare una metafora della rinascita italiana e questo già sta accadendo».
L'esponente del governo Conte ricorda come ci sia «ancora tantissimo da fare, la sfida di una rapida ricostruzione del ponte non è certamente semplice.
Tuttavia - aggiunge - il lavoro adesso procede spedito e la ricucitura del tessuto urbano, oltre che della tratta autostradale, si accompagna a tutte le misure in favore di chi ha perso la casa, dei lavoratori, delle imprese e del porto».
Tra demolizione, rimozione, smaltimento e conferimento in discarica dei materiali di risulta del viadotto Polcevera, secondo il decreto di affidamento dei lavori di demolizione pubblicato sul sito del commissario, «il valore dell'appalto - si legge - per corrispettivo a corpo, tutto compreso e nulla escluso, fisso e immutabile, è pari a 19 milioni di euro al netto dell'iva». Bucci ha sottolineato che i lavori andranno avanti 24 ore su 24, «ma non ci saranno deroghe sull'inquinamento acustico e ambientale perché i genovesi hanno già pagato abbastanza».