Frosinone, il video della sparatoria finisce sul web: terremoto in Comune. Si dimette membro dello staff del sindaco

Mastrangeli presenterà un esposto contro ignoti, il caso all'attenzione della Procura

Frosinone, il video della sparatoria finisce sul web: terremoto in Comune. Si dimette membro dello staff del sindaco
di Pierfederico Pernarella
Mercoledì 13 Marzo 2024, 13:12 - Ultimo agg. 14 Marzo, 12:04
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Le immagini delle telecamere del Comune sono state decisive per inchiodare l'assassino dell'omicidio allo "Shake bar" e ricostruire l'esatta dinamica dell'agguato, ma nel frattempo hanno fatto scoppiare anche un terremoto in Municipio che ha portato alle dimissioni di un membro dello staff del sindaco Riccardo Mastrangeli e all'apertura di un'indagine della Procura.

Il caso nasce dopo la pubblicazione, avvenuta martedì sera, sul sito web di una nota testata giornalistica, del video che riprende i momenti salienti della sparatoria.

L'arrivo di Kasmi Kasem, con i suoi amici, che poco dopo cade a terra colpito dagli spari esplosi da Mikea Zaka. Poi una breve colluttazione prima della fuga. Il film in diretta di un omicidio. A registrarlo è la telecamera del Comune posta su un lampione, al lato del dehors del locale di via Aldo Moro teatro del delitto. È la prova delle prove. Anche perché l'assassino, dopo aver ammesso le proprie responsabilità, si è trincerato dietro un muro di silenzio e chissà se le altre persone coinvolte, quelle principali sono ancora in ospedale, parleranno.

Il video è online. Trascorre la notte. Che però non porta consiglio. Qualche giornalista mastica amaro per la "buca" presa, ma è l'ultimissimo dei problemi. A guardare quel filmato, come centinaia di altre persone, è anche il procuratore di Frosinone Antonio Guerriero che salta dalla sedia. Il magistrato in questi giorni, di fronte alle insistenze dei giornalisti, si sta sgolando a ripetere che non può fornire ulteriori dettagli perché l'indagine è in corso e c'è il segreto istruttorio. Peccato che, nelle stesse ore, il tassello principale dell'inchiesta - il video - è diventato di dominio pubblico con tutti i rischi del caso per l'attività degli investigatori. Il materiale è secretato. In teoria.

LA DENUNCIA

Nella mattinata anche in Comune ci si accorge, pian piano, che è successo qualcosa di grave. Di molto grave. Non c'è voluto tanto per capire che il video non fosse uscito dagli ambienti investigativi trincerati dietro il più stretto riserbo, ma dai computer dal Ced, l'ufficio che gestisce il sistema di videosorveglianza comunale. Si fa presto a fare uno più uno. Con la testata giornalistica che ha pubblicato il video collabora un membro dello staff del sindaco Riccardo Mastrangeli. Apriti cielo. Le conseguenze non si fanno attendere. La testata giornalistica rimuove il video e il giornalista membro dello staff del sindaco si dimette. Era stato arruolato appena un mese fa. Verso mezzogiorno il primo cittadino va in Questura per presentare denuncia contro ignoti, poi trasmessa alla Procura. Viene aperto un fascicolo d'indagine. Anche questo, per ora, contro ignoti. Il reato ipotizzato non è ancora noto. Violazione del segreto istruttorio? Accesso abusivo al sistema informatico? Sarà la polizia a ricostruire esattamente come sia stato possibile che il video dell'omicidio sia uscito dai computer del Comune. Gli investigatori sentiranno anche il responsabile e gli addetti dell'Ufficio Ced per ricostruire i fatti. Sono stati questi ultimi a fornirlo magari perché convinti per un uso interno? Oppure c'è stata una sottrazione? È ancora presto per dirlo. La vicenda potrebbe non riguardare soltanto una semplice "fuga di notizie", come si dice in gergo.

LA PRIVACY

Al di là della pubblicazione di immagini oggetto di un'indagine per un omicidio che ha scosso profondamente la città di Frosinone, più in generale l'accesso ai filmati registrati dalle non poche telecamere del Comune, ne sono presenti poco meno di 800 in città, riguarda una materia altrettanto delicata come quella della privacy. Dati sensibili, inviolabili se non per fini giudiziari, che devono essere tutelati dagli uffici preposti del Comune.

«Ho presentato una denuncia perché noi siamo parte lesa in questa vicenda», precisa il sindaco Mastrangeli. Un bel danno d'immagine per il Comune a soli pochi giorni da un fatto di sangue senza precedenti in città: un uomo ammazzato a colpi di pistola sul corso cittadino in un locale affollato per l'aperitivo del sabato sera. Come mostrano le telecamere.

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