Firenze, lotta alla 'ndrangheta: raffica di arresti e sequestri per 100 milioni

Firenze, lotta alla 'ndrangheta: raffica di arresti e sequestri per 100 milioni
Lunedì 19 Febbraio 2018, 11:16 - Ultimo agg. 20 Febbraio, 12:53
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Operazione dei Carabinieri e della Guardia di finanza di Firenze nei confronti di numerosi soggetti ritenuti in affari con la 'ndrangheta. I militari hanno eseguito, su tutto il territorio nazionale, ordinanze di custodia cautelare disposte dal gip del capoluogo toscano. In corso di esecuzione anche provvedimenti di sequestro di imprese, immobili e disponibilità finanziarie, in Italia e all'estero per un valore di almeno 100 milioni di euro.

Sono 14 le persone per le quali il gip, su richiesta della Dda di Firenze, ha emesso la misura di custodia cautelare: per 11 in carcere, per altri 3 agli arresti domiciliari. I reati contestati, a vario titolo, sono associazione per delinquere, estorsione, sequestro di persona, usura, riciclaggio e autoriciclaggio, attività finanziaria abusiva, trasferimento fraudolento di valori, aggravati dal metodo mafioso.

Contemporaneamente all'operazione condotta da carabinieri e guardia di finanza di Firenze, su ordine della Dda di Reggio Calabria, secondo quanto si spiega in una nota degli investigatori, sono in esecuzione ulteriori provvedimenti restrittivi e di sequestro per plurime condotte illecite, tra le quali l'associazione mafiosa.

«Le proiezioni avvengono in modo da coinvolgere anche le imprese all'estero che emettono false fatture per consentire poi ad imprenditori collusi di frodare il fisco».

Così il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero de Raho ai microfoni del Gr1 Rai in merito alle operazioni contro la 'ndrangheta delle Dda di Reggio Calabria e Firenze. «Ma molti degli affari, e dei soldi della 'ndrangheta - aggiunge Cafiero de Raho - si spostavano in Toscana attraverso imprenditori collusi, i quali hanno coperto sostanzialmente i proventi delle attività criminose con false fatturazioni.
Altri imprenditori, invece, quelli in difficoltà, ottenevano dall'organizzazione criminale prestiti ad usura. Ed anche questi finivano per essere in qualche modo coperti da quelle stesse fatture».


 
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