Fabrizio Corona torna in tribunale, ma questa volta è testimone per Sara Tommasi

Fabrizio Corona torna in tribunale, ma questa volta è testimone per Sara Tommasi
di Claudia Guasco
Martedì 8 Maggio 2018, 15:42 - Ultimo agg. 9 Maggio, 13:10
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Milano Camicia bianca, tatuaggi in vista, Fabrizio Corona si presenta in tribunale a Milano e "per una volta non e' lui l'imputato", commenta con un mezzo sorriso il suo avvocato Ivano Chiesa. Il fotografo dei vip e' testimone nel processo a carico di Fabrizio Chinaglia, agente nel mondo dello spettacolo, che avrebbe approfittato delle condizioni di "inferiorita' psichica" della showgirl Sara Tommasi causate da un disturbo della personalità e da psicosi dovute all’assunzione di cocaina. Inducendola cosi' ad avere rapporti sessuali con lui, costringendola anche con minacce e percosse.

"UNA BRAVA RAGAZZA"
Corona si siede al banco dei testimoni e racconta di Sara Tommasi. "La conosco benissimo da diciotto anni. Prima di entrare nel mondo dello spettacolo studiava in Bocconi, si e' laureata con 110 e lode ed era fidanzata con un mio amico di ottima famiglia. Una ragazza serissima". Quanto ai suoi rapporti con Chinaglia, li definisce superficiali. "Con Chinaglia non c'e' una collaborazione professionale, lui bazzica nel mondo dello spettacolo. Escludo di avergli dato il numero di telefono di Sara Tommasi". Oltre all’accusa di violenza sessuale, su Chinaglia pesano altri sei capi di imputazione tra cui cessione di droga e un’estorsione da 20 mila euro. Nel processo davanti alla quinta sezione del tribunale di Milano, Sara Tommasi si è costituita parte civile. Stando alle imputazioni, nel 2013 l’uomo avrebbe abusato della showgirl facendole assumere cocaina e, per intimorirla, le lascio' anche intendere di avere amicizie nella "malavita".

"TI SFIGURO"
Cinque anni fa, in un'altra inchiesta della procura di Sanremo, due uomini sono stati arrestati per violenze sessuali su Sara Tommasi.
Nel 2012 la showgirl, laureata in Economia alla Bocconi ma in passato naufraga del programma "L'Isola dei famosi", ha partecipato anche a un film pornografico. Stando all'inchiesta dei magistrati di Salerno, però, quando recitò nella pellicola hard in realta' era stata drogata e indotta a prendere parte alle scene a luci rosse da due uomini, poi arrestati, che avevano approfittato del suo stato di instabilità psicologica. L'indagine milanese, del tutto autonoma da quella della procura di Salerno e nata da una denuncia della stessa Tommasi, avrebbe accertato che tra agosto e settembre 2013 Chinaglia (a suo carico non è stata disposta alcuna misura cautelare) avrebbe ceduto cocaina alla giovane prima in un hotel a Milano e poi in un ostello. Inoltre, sempre stando alle imputazioni, l'avrebbe spaventata rivolgendole frasi come "Ti strozzo", "Ti sfiguro", "Ti sparo" e si sarebbe anche fatto consegnare da lei un assegno di 20 mila euro. Da qui l'accusa di estorsione a cui è legata anche un'altra imputazione per tentata estorsione. In un'altra occasione, poi, sarebbe riuscito a farsi consegnare altri 30 mila euro. Chinaglia è imputato anche per furto perché avrebbe sottratto alla showgirl il telefonino per poi distruggerlo: secondo gli investigatori l'avrebbe fatto per cancellare video o messaggi.
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