Dopo 45 anni di carriera va in pensione l'Atlantic, l'incubo dei sommergibili. Arriva il P-72A

Dopo 45 anni di carriera va in pensione l'Atlantic, l'incubo dei sommergibili. Arriva il P-72A
di Ebe Pierini
Giovedì 21 Settembre 2017, 20:02 - Ultimo agg. 20:03
2 Minuti di Lettura
Dopo 45 anni di onorata carriera e quasi 260.000 ore di volo va in pensione il Breguet P-1150 Atlantic. Esce di scena un pezzo di storia della componente antisommergibile. Si è tenuta oggi, presso la base di Sigonella, sede del 41° Stormo Antisom, la cerimonia di addio allo storico velivolo che verrà sostituito dal nuovo P-72A, presentato ufficialmente nell'occasione.

All'evento erano presenti l'ammiraglio Valter Girarselli, capo di Stato Maggiore della Marina Militare, il generale Enzo Vecciarelli, capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, i rappresentanti di Leonardo e le autorità civili regionali delle province di Catania e Siracusa. L'Atlantic è attualmente il velivolo turboelica più anziano dell'Aeronautica Militare. Venne progettato per pattugliare il mare a caccia di sommergibili.
 
 


Memorabili le imprese che lo hanno visto protagonista: ha sorvolato il Polo Nord in occasione della commemorazione della spedizione del Dirigibile Italia, ha volato oltre l'equatore, ha toccato quattro dei cinque continenti ed è stato un campione di endurance volando per ben 19 ore e 20 minuti continuativi.

Ha preso parte a tutte le recenti operazioni di sorveglianza marittima nazionale nel Mar Mediterraneo, quali “Mare Nostrum” e “Mare Sicuro”. A bordo equipaggi di volo misti composti da appartenenti alla Marina Militare e all’Aeronautica Militare. Ha partecipato a innumerevoli esercitazioni nazionali, NATO e internazionali, a circa diecimila missioni di impiego reale e a quasi mille operazioni di supporto alla salvaguardia della vita umana in mare. Al suo posto arriva il P-72A, un pattugliatore marittimo ognitempo realizzato da Leonardo, che deriva dall' ATR-72 600 ed è capace, grazie ai moderni sensori ed ai suoi sistemi operativi di proseguire nel pattugliamento in vaste aree del nostro mare. Sarà impiegato in diversi settori della sorveglianza marittima e nel supporto alle operazioni SAR. Potrebbe anche essere utilizzato per operazioni della Brigata San Marco.

Rappresenta una soluzione ad interim finalizzata a coprire il gap capacitivo fino al momento in cui ci si potrà dotare di un Long Range Maritime Patrol Aircarft che abbia anche capacità Anti-Submarine Warfare. É già stato utilizzato in occasione del G7 di Taormina a maggio. É assegnato all’Aeronautica Militare ed impiegato dalla Marina Militare: a bordo equipaggi misti delle due Forze Armate. Le potenziate capacità di scoperta, l’autonomia prolungata e l’attitudine al volo a bassissima quota del nuovo assetto lo rendono fondamentale per il pattugliamento e la sorveglianza dei teatri operativi e per la sicurezza del territorio nazionale, così come per le missioni di ricerca e soccorso per la salvaguardia della vita umana in mare.


 
© RIPRODUZIONE RISERVATA