Per 16 di questi, residenti in Campania, l'Autorità Giudiziaria ha riconosciuto l'ipotesi dell'associazione a delinquere finalizzata alla commissione dei citati reati.
Per una persona di Grado, «referente» della compagine criminale e «addetto» all'illecita commercializzazione nella provincia isontina, il Gip di Gorizia ha disposto la misura cautelare in carcere, eseguita nei mesi scorsi dai finanzieri di Monfalcone. Le indagini, svolte anche per mezzo di intercettazioni telefoniche ed accertamenti bancari, hanno permesso di ricostruire la filiera criminale «a monte», composta da soggetti operanti nell'hinterland napoletano, dedita alla produzione e alla commercializzazione, in tutto il territorio nazionale, dei capi.