Paura a Roma, crolla palazzo:
residenti saltano dalle finestre

Paura a Roma, crolla palazzo: residenti saltano dalle finestre
di Alessio Barbati
Sabato 24 Settembre 2016, 06:06 - Ultimo agg. 25 Settembre, 09:08
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La facciata posteriore di un palazzo è franata su se stessa attorno alle 2.50 di notte . E’ successo a Ponte Milvio, nel cuore della vita notturna della capitale. Non ci sarebbero vittime e feriti.

Si è trattato davero di un miracolo, almeno stando alle testimonianze dei residenti salvatisi fuggendo giusto in tempo poci secondi prima del crollo. Qualche ora prima, infatti, una parte della palazzina era stata dichiarata inagibile dai vigili del fuoco che avevano fatto evacuare alcuni appartamenti che affacciano sul lato del palazzo pieno di crepe, ma rimasto in piedi. Lasciando invece nelle rispettivie abitazioni gli altri residenti, quelli che abitavano negli appartamenti che affacciavano sulla parte crollata. Un errore di valutazione? Una tragica fatalità? Sarà ora l'inchiesta dela procura a far luce sulla tragedia sfiotata a Ponte Milvio.

L’immobile, a detta dei residenti, era presidiato dalla protezione civile fin da venerdì mattina e nella serata di ieri era stato fatto evacuare dai vigili del fuoco. Venerdì mattina infatti i vigili del fuoco avevano effettuato un sopralluogo in via della Farnesina, vicino alla chiesa Gran Madre di Dio a due passi da Ponte Milvio e dal ministero degli Esteri.
 

 


Durante il sopralluogo i vigili avevano riscontrato pesanti lesioni e avevano deciso di controllare in maniera costante lo stato dello stabile. Ma in serata la situazione è ancora peggiorata. Così i vigili del fuoco hanno preso la decisione di far evacuare una parte della palazzina.

Il crollo. Ma alle 2,50 la situazione è precipitata. Gli inquilini hanno cominciato a sentire rumori provenire dai solai. Hanno subito capito che la situazione era critica e si sono precipitati tutti giù per le scale avvertendo tutti i presenti nello stabile in quel momento. Ma quando sono arrivati al portone si sono resi conto che la porta non si apriva: il cedimento del palazzo aveva deformato il telaio bloccando il portone. Così hanno rotto una finestra e sono saltati fuori, giusto qualche secondo prima che venisse giù proprio la parte di palazzo che era stata lasciata agibile.

Ora intorno alla zona del crollo l'aria è ancora densa di polvere. Sul posto sono intervenute diverse pattuglie di polizia, carabinieri e squadre dei vigili del fuoco. E' arrivata anche la sindaca Virginia Raggi per seguire di persona le operazioni di messa in sicurezza e i soccorsi ai residenti. Le forze dell’ordine hanno transennato piazzale Ponte Milvio, chiudendo l’accesso sia a via della Farnesina che a via Cassia. I vigili del fuoco per precauzione hanno fatto evacuare anche alcuini palazzi vicini a quello crollato: al momento le famiglie rimaste fuori casa sarebbero una quarantina.

La Procura di Roma ha avviato una indagine in relazione al crollo parziale della palazzina. I pm capitolini, coordinati dal procuratore Giuseppe Pignatone, procedono per il reato di crollo colposo. A piazzale Clodio si attende una prima relazione delle forze dell'ordine intervenute questa notte. Per il momento si indaga contro ignoti.

Evacuati. «Sono 24 complessivamente i nuclei familiari evacuati, di cui 9 del palazzo crollato». Lo ha detto il vicesindaco di Roma, Daniele Frongia, dopo essersi recato sul luogo del crollo della palazzina. «Ho incontrato i residenti della palazzina crollata - ha proseguito - e vogliono sapere cosa accadrà adesso, nel breve termine e nel lungo, dove andranno a vivere». Il vicesindaco ha sottolineato: «La sindaca sta guidando la 'macchinà dei soccorsi» che si è attivata «immediatamente». «Il pm - ha aggiunto Frongia - ha incaricato un perito che sarà qui lunedì».


I testimoni. «A mezzogiorno - racconta un abitante del palazzo accanto - C'è stato un primo sopralluogo e i vigili hanno trovato una grossa crepa al piano terra e hanno dato l'ordine di evacuazione a chi abitava nella parte davanti del palazzo, dicendo che quello dietro era sicuro». Nel pomeriggio, però - dicono sempre gli abitanti dei palazzi vicini - alcuni inquilini hanno fatto un sopralluogo nella parte posteriore notando ulteriori crepe. «Abbiamo chiamato più volte i pompieri ma non sono venuti - dice una donna che abita nella parte del palazzo che era stata evacuata e che è rimasta in piedi, mostrando l'ordine di sgombero - Sono degli irresponsabili, hanno rischiato di far morire delle persone. Dicevano che quella parte era sicura».

Attorno all'una di notte i rumori nel palazzo si sono fatti sempre più frequenti tanto che chi era rimasto ha iniziato a scappare. «Ho sentito degli scricchiolii fortissimi e poi tanta, tantissima acqua che scorreva - racconta un'altra inquilina - Non riuscivo ad uscire, il portone era già bloccato. Siamo riusciti ad andare via dal giardino e poco dopo il palazzo è venuto giù. Ora non esiste più e mi hanno detto che potevo dormire lì». Nella parte del palazzo crollata - sempre secondo il racconto di alcuni abitanti degli edifici accanto, ieri sera c'erano almeno cinque persone in tre diversi appartamenti.

La sindaca di Roma sul posto. «Cercheremo di capire le cause della tragedia ma per il momento dico che non lasceremo sole le famiglie colpite da questa tragedia». Così il sindaco di Roma Virginia Raggi uscendo dalla chiesa della Gran Madre di Dio dove il parroco don Luigo Storto ha datio ricovero ai residenti rimasti senza casa. «È prematuro fare ipotesi sulle cause del disastro», ha aggiunto la sindaca, riferendo che ci sono circa 20-30 famiglie interessate ma alcune di loro «potrebbero rientrare a breve». «È un dramma ma evitiamo allarmismi - ha aggiunto - Sono tutti a lavoro per capire cosa sia successo e per effettuare indagini più accurate possibili».

L'amministratore del condominio. «Non c'erano lavori in corso né ci sono state segnalazioni prima o cedimenti». A dirlo è Riccardo Chiarinelli, amministratore di condominio della palazzina crollata. «Avevamo organizzato un lavoro di consolidamento dell'edificio per questa mattina, avevo chiamato un ingegnere e organizzato un lavoro con una ditta per vedere cosa fare per sanare la situazione» dopo le segnalazioni degli scorsi giorni. «Ieri - ha continuato - i residenti hanno chiamato i vigili del fuoco per una crepa all'interno di un appartamento al piano terra e una esterna. Prima di oggi, comunque, non mi era stato segnalato il guasto idrico degli scorsi giorni di cui oggi mi hanno parlato alcuni inquilini». «Il magistrato ha stabilito il sequestro della palazzina come da prassi e farà gli accertamenti tecnici per capire se c'è stato qualche problema diverso dal cedimento strutturale del terreno». «Ora - conclude l'amministratore - dobbiamo organizzarci per la demolizione e la ristrutturazione dell'edificio, quando sarà dissequestrato - ha continuato Chiarinelli - ci dicono che le spese saranno a carico dei condomini».


Il salvataggio. Un cane è stato salvato dai vigili del fuoco che lo hanno estratto vivo dalle macerie della palazzina crollata in via della Farnesina. Billo, questo il nome dell'animale, una volta in salvo è stato abbracciato dalla sua padrona, una ragazza che viveva nello stabile.

Nella notte alcune famiglie evacuate dal palazzo sono state accolte all'interno del commissariato di Ponte Milvio. «I segnali c'erano stati già nel pomeriggio, quando gli agenti della Polizia di Stato e dei Vigili del Fuoco erano intervenuti in via Orti della Farnesina 5, per la verifica delle condizioni dello stabile - spiegano dalla Questura - Nella circostanza, alcune famiglie, per motivi di sicurezza, erano state fatte sgomberare».
Nella notte, una segnalazione giunta al commissariato Ponte Milvio ha informato i poliziotti della continua caduta di calcinacci dai cornicioni e di crepe evidenti sulla facciata dello stabile. Gli agenti si sono subito precipitati sul posto, adoperandosi per far evacuare lo stabile interessato e quelli adiacenti. «Nonostante il pericolo imminente, i poliziotti hanno iniziato a suonare a tutte le abitazioni, aiutando diverse persone anziane a lasciare la loro casa, accogliendole all'interno del commissariato per ripararsi dal freddo della notte».

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