Consip, Antitrust avvia istruttoria
sul mega-appalto

Consip, Antitrust avvia istruttoria sul mega-appalto
Giovedì 23 Marzo 2017, 19:55 - Ultimo agg. 23:12
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Sul mega-appalto Consip del Facility Management da 2,7 miliardi di euro, sfiorato dall'inchiesta della Procura di Roma che ha portato all'arresto di Alfredo Romeo per corruzione, l'Antitrust ha avviato una istruttoria per intesa restrittiva della concorrenza. In particolare il Garante ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Cns, Dussmann Service, Engie Servizi (già Cofely Italia), ManitalIdea, Manutencoop Facility, Romeo Gestioni e Sti, per accertare se tali imprese, anche per il tramite di società dalle stesse controllate, abbiano coordinato le modalità di partecipazione alla gara bandita da Consip per l'affidamento dei servizi di Facility Management destinati agli immobili Pa e alle Università e istituti di ricerca pubblici.

Funzionari dell'Autorità hanno svolto ispezioni nelle sedi delle società interessate, con l'ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza. Antitrust in una nota spiega, inoltre, che «dall'analisi delle strategie partecipative nella gara indetta da Consip nel 2014, parrebbe emergere l'assenza di un effettivo confronto concorrenziale tra le parti in termini di mancata sovrapposizione delle offerte maggiormente competitive. L'ipotesi di coordinamento è supportata dai legami di natura societaria e consortile intercorrenti tra le suddette imprese e/o le cordate costituite per partecipare alla gara».

In un comunicato, Manutencoop Facility Management si dichiara «sicura dell'assoluta correttezza dei propri comportamenti» ed «esclude categoricamente l'esistenza di qualsivoglia presunto accordo collusivo con le altre imprese coinvolte nel procedimento». Sempre nell'ambito degli appalti Consip, inoltre, si segnala la decisione del Tar che non ha imposto alcuna sospensione alla sanzione da 14,7 milioni di euro inflitta sempre dall'Antitrust a Manutencoop Facility Management per un'intesa restrittiva della concorrenza che avrebbe condizionato l'esito di una gara pubblica bandita da Consip per un appalto di rilievo comunitario suddiviso in 13 lotti del valore totale di circa 1,63 miliardi nel settore dei servizi di pulizia nelle scuole nazionali. Intanto sul fronte «penale» della vicenda da registrare l'iniziativa degli avvocati difensori della Romeo Gestioni che hanno depositato presso la Corte d'Appello di Roma una istanza di ricusazione nei confronti del gip Gaspare Sturzo chiamato a decidere in merito alla richiesta di interdizione avanza dalla Procura nei confronti dell'azienda guidata dall'imprenditore napoletano.

Il deposito dell'istanza è stata comunicata a Sturzo nel corso dell'udienza in cui si affrontava la questione dell'interdizione. Per i difensori dell'azienda, Giuseppe Giacomini e Raffaele Ferola, il giudice chiamato a decidere sulla misura chiesta dalla procura sarebbe in una condizione di incompatibilità per aver già deciso sull'arresto di Romeo, avendo firmato l'ordinanza di custodia cautelare e avendo egli rigettato l'istanza di scarcerazione presentata dai difensori dell'imprenditore in sede di interrogatorio di garanzia. Sull'istanza di ricusazione dovrà pronunciarsi la Corte d'Appello, mentre il procedimento è stato rinviata al prossimo 30 marzo. Per la procura l'azienda avrebbe violato la legge 231 sulla responsabilità degli enti e andrebbe pertanto interdetta, per un periodo di tempo, dalla partecipazione a gare della pubblica amministrazione, fatto salvo gli appalti già in essere.
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