Caso Bozzoli, dopo il fratello morta anche la moglie. Resta il giallo sulla morte del titolare della fonderia

Caso Bozzoli, dopo il fratello morta anche la moglie. Resta il giallo sulla morte del titolare della fonderia
Giovedì 25 Maggio 2017, 19:58 - Ultimo agg. 20:35
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Dopo la scomparsa della moglie, seguita a quella misteriosa del fratello, parla Adelio Bozzoli, ex titolare della fonderia Bozzoli di Marcheno, in provincia di Brescia, dove l’8 ottobre 2015 è scomparso il fratello Mario, titolare dell'azienda. Secondo le indagini l'uomo sarebbe stato gettato in uno dei forni dell'azienda, visto che il corpo non è mai stato ritrovato, né dalle telecamere di sicurezza l'uomo è stato mai visto uscire dall'azienda, ma resta il mistero di chi possa essere stato.

Secondo quanto riporta Giallo, gli inquirenti hanno accusato i due nipoti Giacomo e Alex, figli di Adelio Bozzoli, con l’aiuto di due operai, Oscar Maggi e il senegalese Aboagye (Abu) Akwasi, tutti indagati per omicidio. Poche settimane fa la famiglia è stata colpota da un nuovo lutto, Margherita Mossoni, moglie di Adelio e mamma dei due indagati, deceduta a soli 56 anni, stroncata da una grave malattia. 

La vicenda di Bozzoli è molto intricata, dopo la scomparsa iniziarono le indagini che videro da subito, tra i sospettati, gli attuali accusati insieme al fratello e Giuseppe Ghirardini, uno storico operaio scomparso dopo pochi giorni e ritrovato morto qualche tempo dopo per avvelenamento da cianuro. Probabilmente sapeva cosa fosse successo a Bozzolied è stato messo a tacere. A distanza di un anno e sette mesi non ci sono però ancora prove concrete che dimostrino la colpevolezza degli accusati e non si sono trovate tracce dell'uomo, tutto ciò a pochi mesi dall'archiviazione del caso che rischia di restare irrisolto.

Irrisolto resta anche il caso di Ghirardini, per cui la famiglia chiede giustizia ed è convinta che la sua scomparsa sia strettamente correlata a quella del suo datore di lavoro, mentre in passato qualcuno aveva parlato di suicidio per le accuse ricevute nel caso Bozzoli. Intanto l'azienda si trova in forte crisi: ha cessato la produzione con 15 milioni di debiti, i dipendenti hanno firmato i licenziamenti e percepiranno il Tfr, l’indennità di mancato preavviso e un bonus di 500 euro oltre all’indennità di disoccupazione per due anni.
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