Padova, carabiniere drogava e stuprava le turiste: altre 14 lo accusano

Dino Maglio
Dino Maglio
di Lino Lava
Mercoledì 21 Giugno 2017, 08:30 - Ultimo agg. 14:09
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I nodi arrivano al pettine uno alla volta. Ma adesso per Dino Maglio, o Leonardo, come gli piaceva farsi chiamare dalle sue vittime, è la resa dei conti. Il pubblico ministero Giorgio Falcone chiede il rinvio a giudizio del carabiniere di giorno e stupratore di notte. Sono quattordici le ragazze che accusano l'ex militare di origini pugliesi. Sono tutte turiste straniere che ospitava nel suo appartamento dell'Arcella, dove le drogava e le violentava. Tutte giovanissime che lo contattavano tramite il sito Couchsurfing perché volevano essere ospitate per trascorrere qualche giorno a Padova e a Venezia. Il sostituto procuratore Falcone chiede il giudizio per violenza sessuale aggravata, stato di incapacità procurato mediante violenza e concussione.

L'ex carabiniere, trentasettenne, ha sulle spalle una condanna a 6 anni e 6 mesi di reclusione. È stato giudicato con il rito abbreviato il 13 aprile 2015 dal giudice dell'udienza preliminare Mariella Fino. Si trattava del caso di una sedicenne liceale australiana, entrata in contatto con l'ex carabiniere e ospitata a casa sua grazie al sito web. Secondo l'accusa il carabiniere avrebbe drogato la ragazza con un cocktail di limoncello e pastiglie a base di benzodiazepine, e poi l'avrebbe violentata. Lo scorso febbraio ad aggravare la posizione del carabiniere erano state anche le denunce di altre 14 ragazze che erano state ospitate a casa sua e avevano subito lo stesso trattamento.
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