Il grande business dei pellegrini di Medjugorje: affare da 11 miliardi di euro

Il grande business dei pellegrini di Medjugorje: affare da 11 miliardi di euro
di Gigi Di Fiore
Martedì 10 Luglio 2018, 12:00
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Un giro d'affari di undici miliardi di euro, il culto e il pellegrinaggio che si muove da 36 anni attorno al santuario di Medjugorje produce guadagni. I soldi, per la cittadina bosniaca di soli 5mila abitanti, sono molti. In pochi anni, da quelle parti sono stati creati quasi dal nulla circa 20mila posti letto e hanno trovato lavoro nel turismo religioso non meno di duemila persone. Un business tutto bosniaco? Non sembra, se l'accurato studio della facoltà di Scienze sociali dell'Università di Erzegovina ha calcolato che il 70 per cento di quelle entrate è al nero e quindi non assicura ritorni alle casse dello Stato. Sono molti i piccoli alberghi, le osterie, i negozi senza licenze che non pagano le tasse. E dietro alcune attività sarebbero comparsi prestanome venuti anche dall'Italia.

Anche i pellegrini, spinti da una fede sincera e animati dall'intensità di un'esperienza che ha segnato molti, sono in gran numero italiani. Fin quando ha lavorato, la compagnia aerea Balkan express ha registrato una media di almeno 110mila passeggeri annuali scesi all'aeroporto di Mostar. E, manco a dirlo, il numero maggiore partiva da Capodichino e da Bari. La Campania, la Puglia, la Basilicata, le regioni da record di pellegrini per Medjugorje.

Sono almeno una ventina i parroci che, a Napoli, organizzano viaggi religiosi. Lourdes è la prima meta, ma si difende bene anche Medjugorje. Il dinamico parroco di Santa Maria di Montesanto, don Michele Madonna, è tra questi. Ai parrocchiani, anche attraverso una pagina Facebook, ha proposto i giorni dal 15 al 19 settembre prossimi per il santuario in Bosnia.

«Quest'anno c'è stata una flessione nei viaggi a Medjugorje - dice Claudio dell'agenzia Viaggi e pellegrinaggi di Angri - Il motivo va ricercato nell'insolvenza della compagnia aerea Balkan express che per anni ha assicurato due voli a settimana da febbraio a ottobre, da Napoli e Bari. Oggi non ci sono voli diretti, si deve passare per Spalato e Dubrovnik con successivo spostamento in bus di due ore. Ì costi aumentano, ma i tre principali tour operator cui ci rivolgiamo per Medjugorje comunque organizzano i viaggi».
 
Con due voli a settimana per otto mesi, con il tutto esaurito nei 180 posti disponibili, da Napoli e Bari la Balkan express ha portato ogni anno a Medjugorje 11520 pellegrini. Due tour operator sono a Napoli centro, con sedi a pochi metri l'uno dall'altro. Organizzano gruppi di pellegrini. In media erano gruppi di 200 persone qualche tempo fa. Oggi sono scesi a 30. Anche una delle tour operator napoletane è devota della Madonna di Medjugorje. Spiega: «Chi cerca esperienze di viaggio diverse da quelle intense di ricerca religiosa resta deluso. È un viaggio da fare in piccole strutture, pensioni a carattere familiare. La sala ristorante diventa luogo di preghiera e condivisione di fede. Per questo, sono sorpresa nel leggere notizie su intromissioni poco trasparenti o speculazioni nei viaggi».

Le offerte da Napoli variano in base al periodo dell'anno. Coincidono, di solito, con il due di ogni mese quando avvengono le apparizioni ai veggenti. Ma resta maggio il mese più richiesto. Quattro notti, con volo, possono costare da Napoli da oltre 400mila euro a poco più di 300mila. Viaggio e soggiorno in struttura a tre stelle, a carattere familiare. Il ricercatore universitario bosniaco Vencel Culjak ha stimato almeno un 60 per cento di lavoratori del turismo religioso a Medjugorje non dichiarati. Quelli in regola, fino a tre anni fa, erano solo 1500. Nell'area, progressivamente sono stati regolarizzati 982 lavoratori con 330 nuove licenze per esercizi commerciali e ricettivi. Culjak parla di «economia grigia».

Eppure, proprio a Napoli il direttore dell'aeroporto di Mostar, Marin Raspudic, in occasione della Borsa mediterranea del turismo ha parlato di «rinascita dei Balcani attraverso i viaggi della fede». E ha confermato il record di affluenze dall'Italia: «La nazione italiana assicura le maggiori presenze a Medjugorje, grazie ai voli da Napoli e Bari per Mostar».

Parole ottimistiche precedenti al calo di quest'anno, provocato dall'insolvenza della Balkan Express. Il tour operator Green center di Perugia, attivo dal 1984 nei viaggi religiosi, ha cercato di correre ai ripari. E ha avviato trattative con una compagnia aerea romena, la Aviro Air, per ripristinare i collegamenti con Mostar da Napoli. Ma fino ad ora la compagnia romena non ha assicurato la stessa efficienza della Balkan Express. Le alternative per raggiungere Medjugorje ci sono. Ma gli alberghi, nel 2018, non hanno avuto il pienone. Si vedrà.
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