Turista italiano ucciso a coltellate in Brasile dopo un festino

Turista italiano ucciso a coltellate in Brasile dopo un festino
di Federica Macagnone
Sabato 19 Agosto 2017, 14:42 - Ultimo agg. 21 Agosto, 11:29
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Lo hanno ritrovato riverso in una pozza di sangue nello stanzino di un garage. Massimiliano Bottoni, 54enne romano in vacanza a Armaçao dos Búzios, in Brasile, nella Regione dei Grandi Laghi, località balneare a 180 chilometri a nord di Rio de Janeiro, è stato ucciso con tre coltellate in seguito a una presunta lite che sarebbe scattata in seguito a una richiesta di pagamento di prestazioni sessuali dopo un festino.

La polizia è stata allertata giovedì in piena notte da alcuni residenti allarmati dalle urla che provenivano da una villetta nel quartiere di Geribá. La porta era aperta e gli agenti hanno trovato il corpo di Bottoni coperto da un lenzuolo in uno stanzino del garage: l'uomo aveva un sacchetto in testa ed era riverso in terra, con tre coltellate alla schiena e al petto. Nella casa sono state trovate due sue valigie e il passaporto grazie al quale si è potuti risalire alla sua identità. Accanto al cadavere c'era un machete: secondo la polizia sarebbe dovuto servire per fare a pezzi il corpo e farlo sparire.

Secondo gli investigatori l’uomo sarebbe stato ucciso in seguito a un lite scattata durante un festino in cui erano state invitate anche delle ragazze: una di loro avrebbe chiesto a Bottoni un pagamento in seguito a una presunta prestazione sessuale e la lite è sfociata nell'accoltellamento. Come riporta la stampa brasiliana, alcune preziose testimonianze hanno portato all'arresto della padrona di casa, Amanda Cabral de Vasconcellos, 28 anni, e del latitante Paulo Giovani Carvalho de Oliveira, 36enne organizzatore del festino. Cinque persone sono state interrogate, ma agli arresti rimangono solo de Vasconcellos e de Oliveira.

L'uomo sospettato dell'omicidio è stato fermato vicino a un centro estetico, il Manguinhos Healt Center: aveva un taglio sulla mano e una serie di graffi sulla gamba. In un primo momento, secondo il rapporto preliminare depositato nel 126° distretto della Polizia militare, agli investigatori ha raccontato di essere arrivato in quella casa quando Bottoni era già morto e che il suo ruolo sarebbe stato quello di spostare il cadavere nello stanzino. Ma, sotto pressione da parte della polizia, è crollato e ha raccontato di aver ucciso l'italiano in seguito a una lite per un pagamento. Bottoni era in Brasile dal 13 agosto e sarebbe dovuto rientrare in Italia il 3 settembre.

 
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