Bologna, esplosione in una cantina: un morto. Stava maneggiando ordigni bellici

Bologna, esplosione in una cantina: un morto. Stava maneggiando ordigni bellici
Venerdì 16 Febbraio 2018, 14:54 - Ultimo agg. 17 Febbraio, 15:13
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Una persona è morta in una esplosione avvenuta poco dopo le 13 nelle cantine di una palazzina in via Pietro Canonici, zona San Ruffillo, alla periferia di Bologna. Le cause dell'esplosione sono al momento da accertare, ma sarebbe esclusa la fuga di gas. Lo scoppio ha provocato un boato che è stato sentito a distanza. Sul posto ci sono 118, Vigili del Fuoco e Carabinieri. Sono intervenuti per un sopralluogo anche il Pm di turno Bruno Fedeli e il procuratore aggiunto Valter Giovannini.
 
 

È un commerciante di 59 anni, Fiorenzo Romagnoli, la persona rimasta uccisa a Bologna nell'esplosione avvenuta nella cantina dell'edificio dove abitava, in via Canonici. Era un collezionista di materiale bellico e, dalla prima ricostruzione, stava lavorando su alcuni proiettili quando c'è stato lo scoppio, che oltre alle munizioni avrebbe fatto saltare in aria anche una bottiglia di solvente che era poco lontano. La deflagrazione è stata violenta e ha probabilmente ucciso l'uomo all'istante, oltre a fare crollare un muro divisorio fra le cantine. I danni avrebbero potuto essere anche più gravi se nel locale non ci fossero state due porte aperte, che hanno dato sfogo allo spostamento d'aria provocato dallo scoppio. I Vigili del Fuoco hanno messo in sicurezza l'area, staccando temporaneamente gas ed elettricità, ma l'edificio di tre piani è stato dichiarato agibile. A quanto si è appreso, il 59enne gestiva un negozio di biciclette nella vicina via Toscana e viveva da solo in un appartamento al primo piano della palazzina in via Canonici. Nella casa, che era in ordine, gli investigatori hanno trovato il gatto dell'uomo e diverso materiale bellico da collezionismo.

Fra la casa e la cantina del 59enne è stato trovato un vero arsenale di residuati bellici e armi da collezione.
Nel locale dove c'è stata l'esplosione c'erano, dentro due cassette grigio-vedi di tipo militare, diversi nastri con munizioni da mitragliatrice calibro 7.62 Nato, dunque successive alla Seconda Guerra. Inoltre sono stati trovati i resti di quello che, probabilmente, era un metal detector che l'uomo potrebbe avere usato per cercare residuati bellici. L'ipotesi prevalente degli investigatori riguardo l'incidente è che il commerciante stesse spolettando un ordigno, che lui stesso aveva trovato. Nell'appartamento c'erano inoltre pugnali, baionette e persino cinque bombe a mano tipo 'ananas', alcune con ancora la spoletta e dunque potenzialmente esplosive.

 
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