Il Comando provinciale dell’Arma aveva infatti diramato a tutte le stazioni e pattuglie un messaggio urgente di ricerca per individuare l’uomo e il piccolo. Erano state lunghe ore di frenetica ricerca quelle dei carabinieri di Monterotondo e Roma, con l’impiego anche di un elicottero, unità cinofile e volontari. Proprio il fatto che l’uomo non avesse mai prima di allora avuto a che fare con il figlioletto faceva temere che la situazione potesse sfuggirgli di mano, che non fosse cioè in grado di provvedere al primario bisogno del piccolo di essere alimentato con latte. Caucci ha riferito di aver comprato latte in polvere e fatto mangiare il piccolo. I militari della Compagnia di Monterotondo diretti dal capitano Ferraro stanno appurando dove abbia comprato il latte in polvere: se in una farmacia, e si tratta di individuare quelle di turno in ore notturne, oppure in qualche supermercato, e anche qui nel caso sarebbe avvenuto solo in orario molto avanzato nella serata.
I primi accertamenti seguiti al ritrovamento del bimbo non avevano evidenziato problemi, ma quel piccolo ematoma al viso, sotto la regione zigomatica, aveva indotto i militari a disporre accurati accertamenti medici presso l’ospedale Sant’Andrea e da lì poi, una volta riscontrata la frattura e il relativo versamento, la necessità del trasferimento al Gemelli.
E dalla denuncia per sottrazione di minore si è arrivati all’accusa di lesioni gravissime a carkico del giovane, con il provvedimento di fermo disposto dalla Procura di Tivoli