Bari, dopo 36 anni la procura riapre l'inchiesta sull'omicidio di una quattordicenne

Bari, dopo 36 anni la procura riapre l'inchiesta sull'omicidio di una quattordicenne
Giovedì 16 Novembre 2017, 22:35 - Ultimo agg. 17 Novembre, 15:11
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A più di 36 anni di distanza dal decesso, la procura riapre l'indagine sulla morte di Palmina Martinelli, la quattordicenne fasanese che l'11 novembre del 1981 fu trovata avvolta dalle fiamme nella sua casa. La ragazzina morì 22 giorni dopo nel Policlinico di Bari. Omicidio volontario aggravato a carico di ignoti è l'ipotesi di reato formulata dalla procura. I due presunti assassini, finiti a giudizio a Brindisi, erano stati assolti - con sentenza passata in giudicato - e non potranno più essere processati. L'indagine è stata aperta dopo dopo la pronuncia della Cassazione che, un anno fa, attribuiva a Bari la competenza ad indagare sul caso. Il fascicolo è stato affidato alle pm Simona Filoni e Bruna Manganelli.

I magistrati di Bari ritengono che ci siano margini di approfondimento per l'identificazione di eventuali corresponsabili nel delitto.
L'obiettivo della procura è allargare l'orizzonte all'intero contesto, anche familiare, che portò alla morte dell'adolescente, impregnato - stando agli atti - di degrado e illegalità. Nelle prossime settimane saranno convocate dagli inquirenti decine di persone ritenute informate sui fatti, familiari e conoscenti della vittima. Le sentenze che hanno finora lasciato quella morte senza colpevoli, hanno stabilito che Palmina si sarebbe suicidata per sottrarsi a un giro di prostituzione minorile. Successivi approfondimenti, chiesti dalla sorella della vittima, confermerebbero invece che la 14enne fu arsa viva.
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