Modena, il bar evade 95 centesimi: maximulta
da 2.400 euro e chiusura per tre giorni -Foto

Il Romeo Cafè Restaurant di Carpi (Facebook)
Il Romeo Cafè Restaurant di Carpi (Facebook)
Giovedì 26 Febbraio 2015, 15:24 - Ultimo agg. 27 Febbraio, 11:34
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Per la legge sarà costretto a pagare una maximulta e dovrà chiudere per tre giorni il proprio locale, dal momento che si è reso protagonista di quattro irregolarità fiscali in cinque anni, dal 2007 al 2012. Paolo Brofferio, però, non ci sta: «La cifra evasa ammonta a 95 centesimi, non è giusto».



L'uomo, gestore del Romeo Cafè Restaurant di Carpi, in provincia di Modena, ha raccontato la propria vicenda al Resto del Carlino. La Guardia di finanza gli ha infatti consegnato una sanzione pecuniaria di ben 2400 euro, oltre a tre giorni di sigilli al locale (tra l'altro, il tempo minimo previsto dalle nuove normative antievasione). Da ieri, e fino a domani compreso, il bar resterà chiuso.











Le irregolarità riguardano quattro scontrini fiscali che secondo le autorità non sarebbero stati emessi, ma Brofferio replica così alle accuse in un'intervista al Fatto Quotidiano: «Spesso i clienti nemmeno prendono lo scontrino, ma la responsabilità è tutta del titolare. Ciò che infastidisce è essere trattati come gli evasori fiscali che portano i loro patrimoni in Svizzera, e tutto questo per meno di euro. Se davvero avessi voluto evadere le tasse, lo avrei fatto per cifre decisamente maggiori».