Improvvisamente, due undicenni e il piccolo di un anno e mezzo hanno avvertito nausea e mal di testa perdendo per un attimo conoscenza. I genitori hanno chiamato subito il 118 che li ha trasportati al pronto soccorso di Arezzo. Qui i medici della pediatria si sono resi conto che la concentrazione di monossido di carbonio nell'emoglobina era alta e li hanno trasferiti immediatamente all'ospedale fiorentino di Careggi per essere curati in camera iperbarica. Nel frattempo, altri venti bambini che si trovavano alla festa sono arrivati all'ospedale di Arezzo e ricoverati in pediatria. Dopo le prime valutazioni del caso, i medici hanno deciso di sottoporli ad ossigenoterapia. Grazie al passaparola tra genitori questa mattina sono arrivati all'ospedale di Arezzo anche gli altri quattro bambini che avevano partecipato alla festa e che in realtà hanno avvertito ieri sera solo sintomi lievi.
Nella giornata, a scaglioni e dopo accurati controlli, sono stati tutti dimessi i 24 bambini, 20 arrivati nella tarda serata di ieri e 4 stamane.
Restano ancora ricoverati i tre bimbi trasferiti a Firenze: tutti sono già stati sottoposti a camera iperbarica all'ospedale di Careggi, il più piccolo anche a ossigenoterapia, e poi sono stati trasferiti in serata all'ospedale pediatrico Meyer. Le loro condizioni sono buone. L'ipotesi su cui si lavora per capire quel che è accaduto durante la festa a Sant'Andrea a Pigli è che il monossido di carbonio si sia sprigionato da alcune stufe a gas utilizzate per riscaldare l'ambiente.